giovedì,Marzo 28 2024

Rende, Cufone (IdM): «Violata la tradizione del Corpus Domini»

Il commissario cittadino di Italia del Meridione punta il dito contro la mancata processione di domenica scorsa: «I fedeli costretti ad andare in altre parrocchie»

Rende, Cufone (IdM): «Violata la tradizione del Corpus Domini»

«Come da tradizione, è stato celebrato domenica scorsa (19 giugno) con infiorata e processione, il Corpus Domini. Tantissimi sono i fedeli che desideravano la processione, vietata durante la pandemia. Eppure a Rende a causa della mancata autorizzazione, a quanto pare per la carenza di personale per il servizio d’ordine, da parte dell’amministrazione comunale non si è potuto celebrare un giorno così importante». È quanto afferma Francesca Cufone, commissario cittadino di Italia del Meridione Rende.

«Una città famosa per le sue tante chiese – prosegue – è l’unico comune in Italia ad averne costruite a proprie spese, come la Chiesa San Carlo Borromeo sita su Via Rossini. Si è sempre rispettata la professione del culto religioso dei fedeli rendesi, le chiese sono state costruite in linea con la crescita demografica dell’epoca, consapevoli anche della posizione strategica di Rende per il Seminario Arcivescovile presente».

«È la prima volta – conclude – che i fedeli rendesi sono stati costretti a partecipare alla processione tenutasi in altre parrocchie limitrofe. Il rispetto delle tradizioni e delle ricorrenze è un valore importante per una comunità, soprattutto dopo due anni di emergenza pandemica che ha negato la possibilità di condividere momenti di comunione e aggregazione. Le celebrazioni sono state posticipate ad oggi venerdì 24 giugno, in concomitanza con i festeggiamenti di San Giovanni. Per il Corpus Domini, quindi, vale il detto: “Passato il santo, passata la festa”».