giovedì,Febbraio 13 2025

Conte: «Pretendiamo un cambio di passo immediato nel governo»

Il leader del M5S: «Con Reddito di cittadinanza e misure Conte II salvato 500mila famiglie da povertà assoluta, ma qualcuno strumentalizza»

Conte: «Pretendiamo un cambio di passo immediato nel governo»

“Pretendiamo un cambio di passo immediato” nel governo “per sostenere davvero famiglie e imprese travolte dalla crisi”. Lo scrive il leader del M5S Giuseppe Conte, parlando del documento consegnato al premier Mario Draghi durante il recente incontro a Palazzo Chigi. “Secondo l’Istat – spiega il penstallato -, il Reddito di cittadinanza e le altre misure erogate dal Conte II nel 2020 hanno salvato dalla povertà assoluta 1 milione di cittadini, circa 500mila famiglie. Nel dramma della pandemia siamo intervenuti con coraggio e forza: senza quella determinazione, l’intensità della povertà in Italia sarebbe aumentata di 10 punti percentuali”.

“Non sono solo numeri: sono storie di famiglie, donne, uomini e bambini che reclamano il diritto ad una vita degna di essere vissuta. Qualcuno invece strumentalizza queste sofferenze: Giorgia Meloni che insulta le famiglie in difficoltà parlando di ‘metadone di Stato’, Matteo Renzi che raccoglie firme per cancellare il reddito: una guerra a chi si sostiene con 500 euro al mese combattuta da politici che 500 euro li guadagnano in un giorno. Noi siamo un’altra cosa. Per questo abbiamo consegnato un documento al premier Draghi – sottolinea Conte – in cui pretendiamo un cambio di passo immediato per sostenere davvero famiglie e imprese travolte dalla crisi. Servono segnali immediati. Nessuno si salverà da crisi e inflazione con un bonus una tantum da 200 euro. Il Movimento 5 Stelle è nato per difendere i diritti dei cittadini e rispondere ai loro bisogni reali. Ad ogni costo, in ogni momento”.

Conte: «Se da Draghi arrivano no lasciamo»

Nel documento consegnato al premier Mario Draghi “non troverete né bandierine né un libro dei sogni, ma le urgenze che il Paese ha in questo momento. Se di fronte a queste urgenze, che fotografano una situazione serissima e drammatica, non arriva una risposta” dal premier, “dal nostro punto di vista non ci sono le condizioni per condividere una responsabilità di governo in principi decisionali dove noi fin qui siamo stati marginali”. Così il leader del M5S Giuseppe Conte, intervenendo a Digithon 2020 a Bisceglie.

“Non è tanto lamentarsi della marginalità, ci sta, siamo in un governo di unità nazionale”, riconosce Conte rimarcando tuttavia il “forte disagio politico che avvertiamo”, “ma il vero discrimine” per lasciare o restare è legato “a quelle richieste urgenti che poniamo: c’è la concreta determinazione ad affrontarle adesso? Altrimenti la situazione per il Paese peggiorerà. Se la risposta è si, allora noi ci siamo, ma se la risposta è no noi lasciamo, ma per responsabilità“.

Si voterà ad aprile come previsto da Enrico Letta? “Non mi permetto di fare previsioni, non sono il presidente della Repubblica né ho la palla di vetro, lavorerò per assicurare i diritti dei cittadini”, ha aggiunto Conte.

Ansia da ‘strappo’ dove averne subiti ben due da premier? “Io sono molto sereno, perché non sto dicendo che faccio cadere il governo se non c’è il ponte di messina o se non si assumerà 300 esperti per il Pnrr”. Nel documento presentato al premier Mario Draghi “c’è una responsabilità che non riguarda Giuseppe Conte, ma una forza politica che ha sempre agito con responsabilità; una forza, una comunità, che a volte fa confusione o può sembrare eccentrica, ma che ha ben chiaro cosa significa avere una responsabilità nei confronti degli italiani. Io e la mia comunità in questo siamo all’unisono, sulla stessa lunghezza d’onda”, quella della “chiarezza politica”.

fonte: Adnkronos

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