venerdì,Marzo 29 2024

Cetraro, bagno di folla per la presentazione del nuovo libro di Aieta

Aieta è alla sua seconda fatica letteraria: "Spezzare l'incantesimo dell'impossibile". Parterre e pubblico d'eccezione ieri sul porto turistico di Cetraro.

Cetraro, bagno di folla per la presentazione del nuovo libro di Aieta

Un porto turistico di Cetraro gremito in ogni ordine di posto ha salutato ieri sera la presentazione del nuovo libro di Giuseppe Aieta, già Sindaco della cittadina tirrenica, Assessore Provinciale e Consigliere regionale. Il politico cetrarese, alla sua seconda fatica letteraria dopo “Vie d’uscite” del 2018, ha scelto infatti l’incantevole cornice del luogo forse più suggestivo della sua città per rendere pubblico “Spezzare l’incantesimo dell’impossibile”, il volume scritto con la prefazione del giornalista del TG5 Andrea Pamparana.

Tanti ospiti sul parterre

Ad introdurre la serata, moderata da Sandra Sanzone presidente dell’associazione “Visioni”, c’è stata Emanuela Matta, coordinatrice del “Laboratorio di Idee riformista”. Dopo il saluto del Sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, parola al Preside dei licei, Graziano Di Pasqua. Poi è stato il turno di Don Ennio Stamile, referente di “Libera” per la Calabria e dell’Assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso. Il segretario regionale del PD, Nicola Irto, ha avuto un imprevisto dell’ultimo minuto e non è riuscito a raggiungere Cetraro nonostante fosse tra gli ospiti annunciati. Ci ha comunque tenuto a salutare Aieta e tutti i presenti tramite un messaggio audio.

La chiusura di Aieta

Visibilmente soddisfatto Giuseppe Aieta per la riuscita della manifestazione: «Questo libro vuole difendere a gran voce la necessità di attuare una politica “dell’impossibile”, condotta con le giuste dosi di responsabilità, fatica, lungimiranza e visione. Visione e responsabilità – spiega Aieta – sono i due pilastri sorreggenti le pagine di questo atto coraggioso poiché non è concepibile una politica vera e responsabile senza coltivare un ideale per il quale si decide di operare e con il quale ci si confronta in tutte le azioni quotidiane, molto spesso rese insidiose dagli odiatori di professione».

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