martedì,Aprile 16 2024

Gaza, lanci di razzi e raid di Israele. «Situazione verso escalation»

Decine gli attacchi condotti dall'esercito di Tel Aviv contro obiettivi della Jihad Islamica: secondo fonti palestinesi sono 11 le vittime dei bombardamenti, tra cui una bambina di 5 anni

Gaza, lanci di razzi e raid di Israele. «Situazione verso escalation»

Movimenti di carri armati dal sud di Israele verso il confine con la Striscia di Gaza. Decine gli attacchi condotti dall’esercito di Tel Aviv contro obiettivi della Jihad Islamica: secondo fonti mediche palestinesi sono 11 le vittime dei bombardamenti, tra cui una bambina di 5 anni. Secondo un portavoce militare israeliano l’operazione “Breaking Dawn” proseguirà ancora per almeno una settimana.

Gaza, lanci di razzi e raid di Israele

Ancora bombardamenti israeliani su Gaza e lanci di razzi dalla Striscia in direzione di Israele all’indomani dell’avvio da parte di Israele dell’operazione ‘Breaking Dawn’. Non si parla di “calma o mediazione” per il momento e la situazione “va verso un’escalation”, hanno detto dalla Jihad Islamica, secondo quanto riporta al-Jazeera che rilancia notizie dei media palestinesi. Nella notte i militari israeliani hanno arrestato 20 “sospetti” in Cisgiordania, compresi 19 palestinesi “affiliati” alla Jihad Islamica.

La Jihad islamica ha inoltre rivendicato il lancio questa mattina di 60 razzi contro Israele. In una nota, il gruppo – che ieri ha perso il comandante Tayeer al Jabaari in un raid condotto dalle forze dello Stato ebraico – ha annunciato di aver avviato “una campagna contro l’aggressione israeliana, i combattenti della Jihad sono pronti a continuare la guerra”. I militanti hanno detto di aver lanciato razzi contro l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tev Aviv e contro le città di Ashdod, Be’er Sheva, Ashkelon e Netivot.

Da parte loro, le forze israeliane (Idf) affermano di essere pronte a una “settimana di operazioni”, riporta il Times of Israel. Da ieri pomeriggio, confermano, sono stati lanciati più di 160 razzi dalla Striscia di Gaza in direzione di Israele. Secondo i media israeliani, le sirene di allarme sono tornate a suonare stamani a Sderot e in altre località vicine alla Striscia.

I militari israeliani hanno confermato raid contro postazioni di lancio di razzi usate dalla Jihad Islamica. Secondo un portavoce militare, dei 130 razzi che hanno superato il territorio di Gaza, dei 160 lanciati in direzione di Israele, il sistema Iron Dome ne ha intercettati più del 95%. “Abbiamo attaccato 40 obiettivi, comprese cinque postazioni per il lancio di razzi e sei depositi o siti di produzione di razzi”, ha detto il generale Ran Kochav, in dichiarazioni riportate da Ynet. “Tayseer Jabari non è l’obiettivo finale della Jihad Islamica palestinese”, ha aggiunto, citato dal Times of Israel, riferendosi al comandante del gruppo ucciso ieri in un bombardamento israeliano su un appartamento nella Striscia di Gaza.

I palestinesi confermano un bilancio di 13 morti e 114 feriti. Tra le vittime c’è anche una bambina di cinque anni.

E si ferma intanto l’unica centrale elettrica nella Striscia di Gaza. Manca il combustibile. La società di distribuzione di energia elettrica, riporta al-Jazeera, ha sottolineato che si tratta di una situazione con ripercussioni per tutte le famiglie, e non solo, nella Striscia e chiede di intervenire con “urgenza” e consentire “l’ingresso delle forniture necessarie” per far funzionare la centrale. La notizia arriva all’indomani dell’avvio dell’operazione israeliana ‘Breaking Dawn’ contro la Jihad Islamica nella Striscia.

fonte: Adnkronos

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