Intimidazione alla concessionaria di Rende, Ionà: «Non porto rancore, ci si può redimere»
L'intervista all'imprenditore andrà in onda questa sera nell'edizione delle 20.30 del nostro telegiornale
È un misto di emozioni quello che muove l’animo dell’imprenditore vittima di un vile gesto. Rabbia, pietà, misericordia. Sono sentimenti contrastanti quelli provati da Emanuele Ionà, titolare della concessionaria di Rende questa notte oggetto di una grave intimidazione. Un ordigno è stato infatti fatto esplodere davanti alla vetrine di una delle attività del gruppo leader nel settore in Calabria. Con la voce rotta, racconta ai nostri microfoni cosa ha provato nel vedere le immagini di videosorveglianza: «Sono cattolico, non porto rancore e ho il perdono nel cuore. Vorrei guardare negli occhi il responsabile e dirgli che in Calabria, se vuole, ci sono possibilità per uscire dalla melma della ‘ndrangheta e guadagnarsi umilmente uno stipendio che gli consenta di ridare dignità alla sua persona».
Nell’intervista video che andrà in onda questa sera nel corso dell’edizione del nostro tg alle 20:30 su LaC Tv (canale 11 del digitale terrestre), Ionà ripercorre gli attimi vissuti subito dopo aver appreso la notizia, in particolare la difficoltà di spiegare ai suoi bambini l’accaduto.
È provato ma deciso a non fermarsi e in questo è stata fondamentale anche l’ondata di solidarietà che ha travolto tutto il gruppo nella giornata odierna. Tantissimi, infatti, i messaggi di vicinanza da politici, istituzioni e semplici cittadini: «Abbiamo denunciato tutto immediatamente, c’è tanta rabbia e sconcerto ma bisogna reagire – ha detto Ionà. E noi siamo pronti a ripartire».