Gas, nuovo record per i prezzi: oltre 324 euro al megawattora
La presidenza del Consiglio dell'Unione Europea convocherà una riunione urgente dei ministri dell'Energia contro i rincari, il governo italiano è al lavoro su un provvedimento di urgenza
Raggiunge un nuovo record il prezzo del gas naturale europeo sull’hub Ttf di Amsterdam. Dopo un avvio di seduta in calo la quotazione ha iniziato a salire durante la mattinata del 26 agosto e, nel pomeriggio, ha superato la soglia dei 324 euro al megawattora. Il costo del gas è salito del 533% negli ultimi 12 mesi e di oltre il 300% da inizio giugno. In risposta alla crisi, ha annunciato il premier ceco Petr Fiala, la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea convocherà una riunione urgente dei ministri dell’Energia. E il governo italiano, ha confermato il sottosegretario agli esteri Manlio di Stefano, è al lavoro a un decreto urgente per combattere contro i rincari.
Provvedimenti sono chiesti a gran voce anche da aziende e imprese: “È da un anno che noi di Confindustria diciamo che l’energia è un problema. La guerra lo acuisce, ma non può essere una sorpresa. Quindi non possiamo continuare a raccontarci che tutto va bene, perché le difficoltà e le preoccupazioni sono enormi: sia sull’attività produttiva che per l’occupazione”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. “Finora le imprese italiane sono state abbastanza capaci e flessibili da difendersi meglio di altre, per esempio colmando i vuoti lasciati dalla Cina in lockdown – afferma – Ma ora nell’industria abbiamo casi di bollette decuplicate, non possiamo reggere. Solo nei primi sette mesi del 2022 la cassa integrazione straordinaria è salita del 45% rispetto a un anno fa e non abbiamo ancora visto il peggio: in autunno arriveranno nuovi rincari energetici, mentre l’inflazione dei mesi scorsi sulle materie prime continuerà a scaricarsi sui prezzi al consumo. Ci saranno seri problemi su redditi e potere d’acquisto delle famiglie. Il grido di dolore delle imprese fin qui è stato un po’ ignorato, ma ora c’è urgenza di nuovi interventi”.
“I partiti pensano alla campagna elettorale, che è su altri temi. Di fronte a questa emergenza nazionale, penso che Quirinale e palazzo Chigi dovrebbero chiedere ai partiti uno sforzo immediato per varare nuove misure. Inizia tra pochissimo il nuovo anno termico ma, alle imprese che vogliono programmare i costi provando a cambiare i contratti, i fornitori chiedono fideiussioni – aggiunge – I partiti devono essere responsabili, ma il governo deve agire. Se ci fosse un terremoto, un governo dimissionario interverrebbe o no? Oggi c’è un terremoto economico e non sarebbe comprensibile se il governo non reagisse. Aspettare il prossimo ci farebbe perdere due mesi e non possiamo permettercelo”.