giovedì,Marzo 28 2024

Corigliano-Rossano, Peppe Lanzetta e gli ‘A67 in piazza per “La città dei luoghi”

Nuovo appuntamento con la rassegna che unisce letteratura e musica: ad arricchire l'esibizione il live painting dell'artista Luisa Corcione

Corigliano-Rossano, Peppe Lanzetta e gli ‘A67 in piazza per “La città dei luoghi”

Proseguono a Corigliano-Rossano, tra letteratura e musica, gli incontri de “La città dei luoghi, il festival dell’appartenenza” dove, tra letteratura e musica, si discute e canta di concetti e idee di particolare importanza a partire da un sentimento di appartenenza che non deve diventare mai segnale di chiusura nei confronti degli altri, per quanto radicato sia in una tradizione, una cultura e un luogo: un’iniziativa non a caso fortemente voluta e promossa da un Comune nato dalla fusione di due paesi nella convinzione che la propria identità si possa affermare per addizione – che è sempre un arricchimento – piuttosto che per sottrazione – che è sempre un impoverimento.

Con la consulenza artistica di Peppe Voltarelli e il coordinamento di Squilibri, la rassegna prosegue, il 10 settembre alle 20.30 in piazza Giovanni Paolo II, con lo scrittore, attore e performer Peppe Lanzetta e il concerto degli ‘A67, freschi vincitori della Targa Tenco come Miglior album in dialetto, all’insegna di un’appartenenza fortemente marcata dal riferimento a un luogo, a una città e, addirittura, a un quartiere.

Dalle banlieue parigine al Bronx napoletano, Peppe Lanzetta racconta le periferie dell’anima come nessun altro sa fare, e tra le pieghe delle sue parole si avverte forte l’odore, il caldo, la musica e le voci di Napoli, la città più variopinta del mondo. Attore, autore di soggetti cinematografici e regista di un cortometraggio, Lanzetta ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento e Scimeca. Ha pubblicato diversi volumi ed ha collaborato anche con “Samarcanda” di Michele Santoro. A Corigliano-Rossano per la prima volta interagirà con gli ‘A67 sui testi e le note del loro ultimo cd, “Jastemma”.

Nati a Scampia come reazione a una condizione sociale di grande disagio, gli ‘A67 hanno espresso nella loro carriera la volontà di riscatto e la ricchezza di tensioni che accomuna tutte le periferie del mondo. Declinando in un’accezione più intima e carnale la loro vocazione ad esplorare i panorami della condizione umana, nell’ultimo album hanno rivolto la loro attenzione all’amore, sviscerato in tutte le sue possibili latitudini in un disco crudo e spietato, essenziale nel suono e nella parola che non poteva che essere in napoletano. Questo loro nuovo progetto è godibile e serio al tempo stesso, animato dalla rabbia e dalla voglia di cambiare il mondo che li ha sempre contraddistinti, ma anche da una passione, un calore, una voglia di comunicare, che portano la band in territori nuovi: un progetto ambizioso e popolare al tempo stesso, fatto di rock, di reggae, di rap, di ballate, insomma di grandissima libertà espressiva.

Nel corso della loro esibizione, il live painting di Luisa Corcione, una straordinaria artista crossover partenopea, impegnata sia nel mondo del teatro che in quello della pittura: tra i suoi numerosi riconoscimenti il Premio Fringe Festival per la drammaturgia e il Premio Fersen per l’innovazione e la ricerca.