giovedì,Marzo 28 2024

Sondaggi politici, centrodestra stacca centrosinistra: Fratelli d’Italia in testa

L'ultima rilevazione Quorum/YouTrend: il "partito" degli astenuti e indecisi è al 41%. Sergio Mattarella e Mario Draghi le figure più apprezzate

Sondaggi politici, centrodestra stacca centrosinistra: Fratelli d’Italia in testa

Ultimo giorno di sondaggi in vista delle elezioni, a sedici giorni dal voto del 25 settembre. Secondo Quorum/YouTrend Fratelli d’Italia è il primo partito al 25,3%.

La coalizione di centrodestra è al 47,2% (47,3% la scorsa settimana) mentre il centrosinistra al 28% (era al 28,5% la scorsa settimana). Nel dettaglio, FdI resta il primo partito con il 25,3% (24,2% nella precedente rilevazione), seguito dal Pd al 21,2% (21,9%). La Lega registra un 12,9% (13,5%) mentre il M5S ottiene il 13,8% (12,1%). FI è al 7,9% (8,1%); Azione/Italia Viva 5,5% (5,2%); Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,4% (3,5%); ItalExit al 2,4% (2,6%); +Europa stabile al 2,2%; Impegno civico è allo 1,2% (0,9%); Noi moderati all’1,1% (1,5%) e Unione popolare all’1% (1,2%).

Mentre la quota di indecisi e astenuti cresce è al 41% (42%). È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky Tg24, diffuso oggi dal canale all news.

Le figure che piacciono di più agli italiani

In base al sondaggio, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (59%) e il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (52%). Seguono i leader di partito Giuseppe Conte (37%); Giorgia Meloni (36%); Matteo Salvini (32%), Silvio Berlusconi (31%), Emma Bonino (24%), Enrico Letta (23%), Luigi Di Maio (20%), Carlo Calenda (17%) e Matteo Renzi (16%). Per quanto riguarda la fiducia nella politica in generale, gli italiani continuano a non riporne (79%), mentre esprimono un giudizio positivo sull’operato del governo uscente (55%)

Progressisti nei diritti e liberali in economia: come si orientano gli italiani

In base alla rilevazione, inoltre, gli italiani sarebbero progressisti nei diritti e liberali in economia. Infatti, emerge un grande favore per lo ius scholae (+30% d’accordo nei confronti di chi dissente), così come per la difesa del diritto all’aborto (+28% tra chi non è d’accordo nel trovarla permissiva nei confronti di chi la trova tale), dei diritti dei non eterosessuali (+37% tra chi trova che una legge in materia in Italia sia urgente) e dell’eutanasia (+44% di saldo d’accordo). Anche sulla criminalizzazione della coltivazione e commercio delle droghe leggere c’è un leggero saldo a vantaggio di chi è contrario (+7%). Sul tema economico-assistenziale gli italiani sono a favore di una limitazione del Reddito di Cittadinanza (+30%) e ritengono che gli italiani dovrebbero avere la precedenza (a parità di condizioni) sugli immigrati nell’assegnazione delle case (+38%); sulla flat tax, il 35% degli italiani si dichiara a favore, il 30% contro, con un saldo quindi di +5%.

Infine, in politica estera gli italiani rimangono ‘europeisti’ (saldo +25%). E anche a distanza di mesi, il 43% degli italiani non si pente della scelta di aver imposto le sanzioni alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, mentre il 36%invece ritiene che l’Italia non abbia alcun obbligo a sostenere militarmente l’Ucraina.

fonte: LaPresse

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