giovedì,Marzo 28 2024

A San Giovanni in Fiore le giornate nazionali dei Giochi della Gentilezza

La scuola primaria, Plesso San Francesco,  dell’Istituto Fratelli Bandiera, grazie all’impegno organizzativo della referente Ins. Rosa Pignanelli e dei suoi colleghi docenti e la fiducia della dirigente scolastica Rosa Audia, parteciperà con 140 alunni

A San Giovanni in Fiore le giornate nazionali dei Giochi della Gentilezza

Mancano pochi giorni al 22 settembre quando prenderà il via la 7° edizione delle Giornate Nazionali dei Giochi della Gentilezza che dureranno sino al 2 ottobre. Durante questo periodo scuole, associazioni, biblioteche, società sportive, comuni, famiglie in tutta Italia si attiveranno per organizzare momenti ludici che sensibilizzino i bambini e i ragazzi e le comunità in cui vivono a praticare la gentilezza per il bene comune.

Questi giochi, coerentemente con il messaggio di cui sono portatori, vengono condivisi, si costruiscono a costo 0 e con semplicità. Sono già 7000 i bambini coinvolti, ma c’é tempo sino al 21 Settembre per aderire gratuitamente tramite la piattaforma costruiamogentilezza.org. Anche la scuola primaria, Plesso San Francesco, dell’Istituto Fratelli Bandiera di San Giovanni in Fiore, grazie all’impegno organizzativo della referente Ins. Rosa Pignanelli e dei suoi colleghi docenti e la fiducia della dirigente scolastica, Rosa Audia, parteciperà con 140 alunni. 

In particolar modo quest’anno il filo conduttore dei giochi proposti saranno le parole gentili. Mentre il gioco di riferimento sarà l’Alfabeto della Gentilezza, ideato e condiviso dalla giornalista fiorentina e cronista di viola (genere giornalistico centrato sulle pratiche gentili) Gaia Simonetti. É la stessa giornalista a spiegarne le regole: «È un gioco semplice, ad ogni lettera dell’alfabeto si associa l’iniziale di una parola bella che alimenta la gentilezza, ad esempio Abbraccio, Bacio, Carezza ecc. Può essere declinato alla pace, all’ambiente, allo sport, alla comunità in cui si vive o dedicato alle persone a cui si vuole bene. Una volta scritto e intitolato può divenire un dono speciale, oppure essere esposto a scuola, in palestra, in biblioteca, sul luogo di lavoro per sensibilizzare chi lo legge alla gentilezza»

Sono state ideate anche alcune varianti del gioco, come l’alfabeto della gentilezza in dialetto e quello con le parole inventate. Ad averne già compilato uno la Vice Presidente del Coni Silvia Salis, numerosi insegnanti e amministratori comunali. L’auspicio è che siano tanti gli Alfabeti della Gentilezza scritti da bambini e ragazzi, ma anche dai grandi a essere diffusi. A questo proposito potranno essere un bel regalo che i nipoti dedicheranno e doneranno ai propri nonni e ai nonni di tutti in occasione della giornata del 2 Ottobre a loro dedicata. 

In quella stessa data, lo scorso anno, nella città che ha dato le origini a Dante, il padre della lingua italiana, è stato inventato e condiviso l’Alfabeto della Gentilezza. Per questa ragione Firenze, che ha patrocinato l’iniziativa, a conclusione delle giornate nazionali, sarà riconosciuta ufficialmente, nell’ambito del  progetto nazionale Costruiamo Gentilezza, Città dell’Alfabeto della Gentilezza.

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