Prezzi dei treni alle stelle, Laghi pone anche la questione ecologica
Il consigliere regionale sostiene il Comitato dei pendolari e tuona contro misure che favoriscono il trasporto su gomma a scapito di quello ferroviario
«La paradossale vicenda denunciata dal Comitato Pendolari Trenitalia Calabria, in merito agli abnormi aumenti delle tariffe dei biglietti e degli abbonamenti ferroviari regionali (che in alcuni casi arrivano al 60% in più!), attivati dal mese di ottobre, penalizza i cittadini ed i lavoratori utilizzatori del servizio e, di fatto, favorisce il trasporto su gomma, di gran lunga più impattante di quello su rotaia».
Così esordisce il capogruppo al consiglio regionale per “De Magistris Presidente”, Ferdinando Laghi, che ribadisce l’incondizionato sostegno del suo gruppo ai membri del comitato. La vicenda in questione è, a suo avviso emblematica, e Laghi cita un esempio rappresentativo: Il primo treno da Cosenza e Reggio parte alle 5.36 e arriva a Reggio alle 8.15, un bel problema per qualsiasi dipendente che poi deve raggiungere il proprio posto di lavoro. C’è poi un treno per Reggio che parte prima, ma solo da Paola ed è quasi sempre vuoto. Insomma, parliamo di modalità organizzative che, secondo il consigliere regionale «sembrano finalizzate alla disincentivazione del trasporto pubblico ferroviario».
«Per questi motivi, che devono essere più che mai al centro dell’attenzione di tutti, sulla questione del trasporto ferroviario pubblico e sostenibile terremo puntati i riflettori – conclude Laghi – per far sì che gli enti pubblici, a partire dal Consiglio e dalla giunta regionale, si adoperino per soddisfare le esigenze dell’utenza in tutta la regione, anche con confronti diretti con i comitati, strumento che deve diventare prassi comune, ed attuino concrete azioni improntate a perseguire una reale transizione ecologica ed energetica».