giovedì,Marzo 28 2024

Bonomi: «Tetto al prezzo del gas, e non solo a quello russo»

Per il presidente di Confindustria «l'Italia da sola non ce la può fare, servono misure europee. Bisogna essere uniti, e non solo sulle sanzioni»

Bonomi: «Tetto al prezzo del gas, e non solo a quello russo»

Continua la guerra energetica in tutta Europa. E’ assolutamente necessario un tetto al prezzo del gas che impedirebbe alle parti di concordare un prezzo superiore a una determinata soglia, riducendo i ricavi di Gazprom e della Russia e favorendo un approvvigionamento più economico di questa materia prima. Bisogna andare in questa direzione, e bisogna fare presto.

Un tetto al prezzo del gas, “non solo a quello importato dalla Russia, ma a tutto il gas, chiunque ne sia il fornitore“. Lo ha chiesto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi dal palco dell’assemblea generale dell’Unione degli industriali della provincia di Varese. “A maggior ragione – ha aggiunto – nella situazione in cui ci troviamo, con il gas russo che sta venendo meno ai nostri Paesi non per le sanzioni europee, ma perché è la Russia stessa a voler esercitare l’arma del ricatto sui nostri Paesi per il prossimo inverno”.

Secondo Bonomi c’è bisogno della “sospensione del mercato Ets, che collegato ai prezzi energetici vede il costo della tonnellata CO2 aver raggiunto cifre impossibile. Riteniamo assurdo che fondi speculativi possano operare su questo mercato. Serve un indice diverso per Ttf olandese”, ha detto raccogliendo gli applausi della platea.

Bonomi: «Superare veti Germania e Olanda o si rischia di devastare idea di Europa comune»

Sull’energia l’Italia da sola non ce la può fare: servono misure europee a cominciare dal tetto al prezzo del gas”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo questa mattina all’assemblea generale dell’Unione degli industriali della provincia di Varese.

Servono misure condivise che superino i veti sin qui posti, non solo da Orban, ma da Germania e Olanda“, ha esortato Bonomi, sottolineando che “sull’energia serve un’Europa che condivida sforzi e misure esattamente come si è dimostrata capace di fare sul fronte delle sanzioni. Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi sull’energia ogni Paese fa da solo, lasciando i Paesi più esposti, come l’Italia, che non ha risorse proprie”.

“La condivisione e la solidarietà non possono esistere su un tema sì e sull’altro no, altrimenti il rischio è di esporre imprese e famiglie a colpi asimmetrici. Oltre al rischio di devastare l’idea di Europa comune”, ha concluso il presidente di Confindustria.

fonte: Adnkronos