giovedì,Ottobre 10 2024

M5S, Giuseppe Conte deputato: «Per me è un giorno ricco di emozioni»

Il leader pentastellato arriva alla Camera: «Nostra sarà opposizione dura e senza sconti. Con governo Draghi politica esiliata»

M5S, Giuseppe Conte deputato: «Per me è un giorno ricco di emozioni»

“E’ il primo incontro con i parlamentari” della XIX Legislatura “ed è un giorno ricco di emozioni, anche per me perché è il mio primo mandato, la mia prima volta”. Così il leader e deputato del M5S Giuseppe Conte, entrando a Montecitorio per l’assemblea con gli eletti.

“La nostra sarà un’opposizione dura e senza sconti, ma non faremo ostruzionismo preconcetto. Non faremo sconti, sarà un’opposizione intransigente perché i nostri paletti, è bene chiarirlo subito, sono molto alti”, dice ancora il pentastellato.

“Da noi nessuna ambiguità” sulla guerra in Ucraina: “la posizione del M5S è sempre la stessa: ferma e risoluta condanna della Russia. Abbiamo condannato anche gli ultimi attacchi missilistici, abbiamo espresso sostegno alla popolazione ucraina ma il problema è che è scomparso il negoziato di pace che per noi è l’unica uscita. Per questo auspichiamo una grande manifestazione nazionale, senza cappello politico, vorremmo che partecipassero tutti i cittadini, anche quelli che hanno sostenuto le forze di centrodestra” all’ultima tornata elettorale: “la pace non ha colori” e “l’unica via d’uscita a questa guerra è un negoziato”, aggiunge il leader del M5S, che poi rilancia sul tema intervenendo all’assemblea degli eletti: “A livello internazionale sono ormai sette mesi di guerra. Una guerra combattuta qui in casa nostra, in Europa, di cui ormai pienamente partecipi per quanto riguarda gli aiuti militari, gli aiuti umanitari, gli impegni economici. Una guerra però di cui sembriamo tutti rassegnati a subire passivamente le conseguenze. Siamo sull’orlo di un rischio nucleare. Ma non c’è nessuna discussione sulla strategia, sugli obiettivi politici che stiamo perseguendo, sugli scenari geo-politici che si stanno delineando. L’unica cosa certa di questa strategia è che si è puntati su un’escalation militare e non su un negoziato di pace”.

“Un diffuso interventismo bellicista prova a rintuzzare qualsiasi discussione – ha proseguito -. Un finto patriottismo cerca di mettere la mordacchia a qualsiasi interrogativo, a qualsiasi tentativo di discussione. Usano in modo vergognoso l’accusa di filo-putinismo come una clava per soffocare qualsiasi democratico confronto. Perfino quando abbiamo invocato una discussione in Parlamento, come si addice a una democrazia parlamentare, ci siamo scontrati con un muro governativo insormontabile”.

“Parteciperemo alla grande manifestazione nazionale per la pace, che è in corso di preparazione. Vi prenderemo parte senza bandiere. Non vogliamo mettere nessun cappello politico rispetto a quella che auspichiamo come un’occasione, per tutti i cittadini, di manifestare la propria preoccupazione per questa escalation militare e per invocare una svolta in direzione di un negoziato di pace e la preparazione di una grande conferenza sulla sicurezza sotto l’egida delle Nazioni Unite e con la partecipazione della Santa Sede”.

“Anche sul piano interno ci ritroviamo in condizioni fortemente penalizzanti. Il deficit di politica ha portato alla logica del rinvio e dell’inerzia di cui gli italiani adesso pagano le conseguenze. Ora tutti si svegliano e immaginano manovre da decine di miliardi. Ora anche Confindustria parla di una manovra da 50 miliardi. Meglio tardi che mai. Solo che a Confindustria è bene chiarire che non può continuare così che quando si sostengono le imprese è debito buono e quando si sostengono le famiglie che non arrivano a fine mese è debito cattivo”, spiega quindi Conte.

“Queste distinzioni – prosegue l’ex premier – che filano limpide in astratto e sono buone per conferenze accademiche, si scontrano con la dura realtà di una spirale recessiva ormai in atto”.

“Noi tutti, abbiamo un obiettivo ben preciso in questa legislatura: dobbiamo restituire il primato alla politica. Questa legislatura si è chiusa con un governo di larghe intese che ha finito per scacciare nell’ombra la politica, esiliandola sullo sfondo. Se non torna la buona politica saremo sopraffatti dalle crisi in corso”, sottolinea il pentastellato, che aggiunge: “E’ importante che il nuovo Governo abbandoni subito le rivendicazioni parolaie legate a un nazionalismo isolazionista e le derive antidemocratiche del governo ungherese, per imboccare da subito la giusta rotta, che noi abbiamo contribuito a tracciare durante il momento più buio della pandemia”.

Il Movimento 5S, ha detto ancora Conte, “ha attraversato la fase più travagliata della sua storia, in cui tutti ci davano per scomparsi, dispersi. E invece abbiamo dimostrato di avere grande capacità di reazione. Abbiamo dimostrato cuore e coraggio nel nostro momento di maggiore difficoltà. E i cittadini non sono caduti nella trappola degli attacchi e delle denigrazioni con cui hanno provato a macchiare la nostra azione politica”.

“Sono tanti i cittadini che hanno superato il cerchio di fuoco eretto dal “sistema” contro di noi e hanno compreso la difficoltà di agire in un contesto che ci voleva emarginare. A questi cittadini siamo grati perché hanno contribuito a rilanciare la nostra azione e ci hanno restituito l’“onore” politico, che nella nostra coscienza sapevamo in realtà di non avere perso: ci hanno riconosciuto coerenza e linearità di azione. Ecco perché la loro investitura di fiducia è per noi il bene più prezioso”.

“Sino all’ultimo giorno di questa legislatura agiremo tutti insieme per non tradire la fiducia dei cittadini. Il rispetto degli impegni presi in campagna elettorale sarà la nostra missione”, ha chiarito quindi l’ex premier.

“Abbiamo ricevuto un mandato chiaro. Dobbiamo continuare a offrire soluzioni utili a migliorare la condizione di vita dei cittadini, a rilanciare le attività delle imprese, a garantire servizi più efficienti, a garantire – sottolinea – che i privilegi di pochi vengano cancellati quando non possono diventare diritti per tutti, a evitare che ci siano cittadini che contano e cittadini confinati nel girone dei dannati, costretti a lavorare con buste paga da fame, con contratti di un giorno o di una settimana, privati delle più elementari tutele e delle condizioni minime di sicurezza. Il mandato degli elettori è chiaro anche nella richiesta di difendere tutte le buone misure introdotte quando eravamo al governo, a partire dal reddito di cittadinanza, dal superbonus, dalla legge anticorruzione”.

“Siamo disponibili a intervenire per migliorare queste misure e stabilizzarle nel tempo – ha chiarito l’ex premier -. Siamo consapevoli che la riforma del reddito di cittadinanza, per coloro che sono idonei al lavoro, deve ancora incrociare una più organica ed efficace riforma del sistema delle politiche attive. Ci stiamo lavorando e su questo intendiamo confrontarci con tutte le forze politiche. Ma che nessuno pensi di smantellare questo necessario sistema di protezione sociale, più che mai necessario in questa fase recessiva. Per quel che riguarda il superbonus, siamo pronti a confrontarci, dopo questa fase iniziale, per modifiche che ne stabilizzino la portata, senza tuttavia, depotenziare questa complessiva opera di rigenerazione urbana, che ha portato lavoro, efficientamento energetico, risparmio dei costi e riduzione delle emissioni clima-alteranti”.

“Non possiamo ridurre la politica a uno status quo. Per il Movimento – le parole di Conte – fare politica significa avere una visione, gettare lo sguardo sul futuro, in modo da avere ben presente una traiettoria di miglioramento della società”.

“Non facciamo di questa nostra attività un ‘mestiere’. Il nostro compito è ridare centralità all’etica pubblica, tener fede agli impegni presi durante la campagna elettorale, perseguendo con linearità e coerenza la nostra azione politica. La serietà e la dedizione non bastano. Vi chiedo il coraggio, perché senza coraggio non si cambia la società”, ha detto ancora agli eletti.

E ancora: “Restituire centralità alla politica significa lavorare anche sui territori. Voglio condividere con voi che ho constatato con mano che dobbiamo migliorare a lavorare sui territori, nessuno deve pensare che il fine settimana è momento di relax famigliare ma deve essere anche momento di confronto con cittadini. Ci aspetta un grande compito a questo riguardo. Con massima urgenza e massima lena dobbiamo lavorate in questa direzione. Vi do una buona notizia: pubblicheremo in questi giorni il regolamento dei gruppi territoriali. Moltiplicheremo quindi la partecipazione e l’efficacia della nostra azione politica”.

“È in corso anche la regolamentazione dei forum: questa sarà la nostra ‘piazza per le idee’ dove si potranno condividere progetti e idee di portata territoriale e nazionale. La politica non si pratica solo nelle sedi parlamentari e istituzionali – ha rimarcato l’ex premier -. Dovremo essere presenti ovunque i cittadini si ritrovino per esercitare consapevolmente i propri diritti, ovunque si ritrovino a discutere per elaborare proposte e assumere decisioni riguardanti la vita collettiva della comunità di appartenenza. Dovremo essere continuamente all’ascolto. Dovremo essere costantemente tra loro. Sostenendo e incentivando pratiche di “attivismo civico” per coinvolgere tutti nell’esercizio dei propri diritti e favorire l’inclusione sociale. Su questo sarò implacabile”.

“Al governo e alle forze di maggioranza – ribadisce quindi Conte – non faremo sconti. Saremo duri. Saremo intransigenti perché l’intransigenza è nel nostro Dna, perché la nostra asticella del bene comune è molto alta. Al governo e alle forze di maggioranza lasceremo l’onere e il dovere di governare, senza distribuire patenti di legittimazione, senza fare falli pregiudiziali. Restituire centralità alla politica significa fare opposizione in modo serio e con il massimo impegno. Non significa fare un ostruzionismo sistematico e preconcetto. Faremo la nostra parte per il bene del Paese”.

fonte: Adnkronos

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