Lavoratori in sciopero a Scalea, igiene ambientale a rischio
Trattative su inquadramenti e scatti d'anzianità ferme al palo, i lavoratori incroceranno le braccia per 24 ore su iniziativa dell'Usb
Venerdì 4 novembre i dipendenti della Mia srl, impiegati nei servizi integrati di igiene ambientale nel comune di Scalea, sciopereranno per 24 ore. Lo comunicano i responsabili dell’Usb Lavoro Privato di Cosenza dopo che, spiegano, sono cadute nel vuoto «le ripetute richieste chiarimenti in merito alle tante e gravi problematiche cui devono far fronte i lavoratori, dai livelli di inquadramento agli scatti di anzianità».
Dall’azienda, infatti, non è giunta alcuna risposta e, per il sindacato questo atteggiamento «è indice della chiusura al dialogo dei vertici aziendale, della loro incapacità gestionale e del disprezzo nei confronti dei lavoratori che legittimamente rivendicano i propri diritti. Forse pensavano di poter organizzare il cantiere senza rispettare alcun vincolo contrattuale e senza confronto con le forze sindacali. Non è e non sarà così».
Una stoccata, però, l’Usb la riserva anche all’amministrazione comunale di Scalea, ente appaltante del servizio di igiene ambientale. «Nessuna azione – aggiungono – è stata intrapresa da sindaco e assessori affinché Mia srl rispetti in maniera puntuale il contratto di appalto».
Nell’annunciare lo sciopero, il sindacato chiede un intervento della Prefettura quale garante di un confronto fra le parti, e annuncia che la mobilitazione sindacale non terminerà con la sciopero del 4 novembre. A tal riguardo, è in programma un sit-in davanti al Municipio di Scalea.