Arresti a Cosenza, nuovi dissequestri di beni degli indagati e dei loro familiari
Il Tribunale del riesame reale continua a restituire immobili, conti correnti e automobili annullando il precedente provvedimento del gip distrettuale
Anche i beni di Valentina Capizzano, moglie di uno degli indagati per associazione mafiosa, Francesco Ripepi, tornano alla legittima proprietaria dopo essere rimasti sotto sequestro per due mesi nell’ambito dell’inchiesta della Dda sulle cosche cosentine. Ad annullare quel provvedimento emesso lo scorso primo settembre è stato pure stavolta il Tribunale del riesame reale che ha così accolto l’istanza avanzata dagli avvocati Mario Scarpelli e Michele Franzese.
La Capizzano è rientrata in possesso di una casa vacanze ubicata a Longobardi, di tre unità abitative in via Rivocati a Cosenza, di un’automobile e di un conto corrente. La documentazione presentata dai due difensori, ha dimostrato infatti che tali beni sono di provenienza lecita, frutto di donazioni o di guadagni derivanti dall’attività lavorativa. Come in tutti i casi analoghi registrati in precedenza, il provvedimento è stato emesso anche per la mancanza di motivazioni a supporto del sequestro rilevata dal Riesame.
Lo stesso Tribunale ha accolto i ricorsi presentati dai difensori di Paolo Reda, Francesco Reda, Andrea Reda e Mafalda D’Agni, restituendo loro quote societarie, conti correnti e beni personali sequestrati in precedenza per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Tutte le udienze si sono tenute tra la giornata di ieri e quella di oggi. Il collegio difensivo della famiglia Reda è composto dagli avvocati Mario Ossequio, Enzo Belvedere e Stefania Calabrese.