domenica,Marzo 23 2025

Burioni difende Carlotta Rossignoli, la studentessa da record: «Anche io laureato a 24 anni»

La ragazza, influencer, modella e futuro medico, era finita nel mirino di Selvaggia Luccarelli che aveva avanzato dubbi su un curriculum troppo perfetto dopo le denunce di alcuni colleghi della giovane

Burioni difende Carlotta Rossignoli, la studentessa da record: «Anche io laureato a 24 anni»

Un polverone mediatico che ha offuscato quello che i giornali da tempo invocano come un miracolo di genialità. Parliamo della ormai stranota studentessa modello Carlotta Rossignoli. La sua storia, venuta alla ribalta su diverse testate nazionali che ne hanno esaltato i primati accademici (si è laureata in Medicina prima di compiere il sesto anno di studi, è modella e influencer) è stata oggetto di un post al vetriolo di Selvaggia Lucarelli che insospettita da una narrativa troppo esaltante, ha scoperto che sui meriti della ragazza c’è qualche ombra. Ombra sollevata dai suoi colleghi di corso a cui, a detta loro, sarebbero stati negati permessi poi accordati alla Rossignoli per accelerare il corso di studi. Sul punto è intervenuto il Virologo Burioni. «Carlotta non ha avuto nessuno sconto e nessuna facilitazione»: anche il medico del San Raffaele, commenta il clamore suscitato dalla laurea in medicina ottenuta in tempi record della 23enne Carlotta Rossignoli. «Questo percorso – spiega Burioni – è disponibile per tutti gli studenti della nostra Università, e non si capisce il clamore suscitato visto che io stesso, che ho impiegato i regolari cinque anni per fare il Classico, mi sono laureato all’Università Cattolica nel lontano 1987 a ventiquattro anni. Forse la mia fortuna è stata che allora non c’erano i social».

«Il motivo delle polemiche non si capisce, perché Carlotta – continua Burioni – (che io non conosco, non insegno nel suo Corso di Laurea) non è una somara diventata di colpo brava al San Raffaele grazie a qualche raccomandazione: ha concluso il Liceo Classico in soli 4 anni, con la media del 10. Proprio per questo il Presidente Mattarella l’ha premiata nel 2017 nominandola Alfiere del Lavoro. Carlotta viene ammessa nella mia Università, dove mantiene i ritmi e le prestazioni del Liceo, superando esami e tirocini a tempo di record». «Però, a pensarci bene, l’unica colpa che può avere avuto la nostra Università – conclude il virologo – è stata quella di non avere ostacolato una studentessa già bravissima nel mettere a frutto il proprio talento. In un Paese dove il merito è spesso considerato una colpa e quasi sempre un privilegio, è comprensibile che questo comportamento possa disturbare alcuni».

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