venerdì,Marzo 29 2024

Immigrazione clandestina, la polizia di Cosenza ferma un cittadino straniero

Espletate le formalità di rito, il cittadino straniero è stato associato alla locale Casa Circondariale. Si tratta di un egiziano di 20 anni

Immigrazione clandestina, la polizia di Cosenza ferma un cittadino straniero

Ieri la Squadra Mobile di Cosenza ha dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso lo scorso 1° ottobre dalla orocura della Repubblica presso il tribunale di Agrigento, nei confronti di un cittadino straniero di origini egiziane, classe 2002.

Il cittadino egiziano si è presentato normalmente presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, con l’intenzione di richiedere protezione internazionale, declinando però generalità diverse rispetto a quelle per cui era stato emesso il provvedimento.

Dalle attente e capillari verifiche effettuate dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile, che si sono avvalsi del contributo degli esperti della Polizia Scientifica, è emerso che in realtà il cittadino straniero era già stato identificato con altro nominativo, in occasione dello sbarco avvenuto a Lampedusa lo scorso 17 agosto. In quell’occasione, sbarcarono sulla costa siciliana 73 cittadini extracomunitari provenienti perlopiù dal Bangladesh.

Le indagini effettuate nella circostanza fecero emergere responsabilità, in ordine al reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, nei confronti del cittadino egiziano e di altri sette soggetti extracomunitari. Per tali motivi, quindi, lo scorso primo ottobre, nei loro confronti, era stato emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, al quale, tuttavia, il cittadino straniero, fermato ieri in Questura, si era sottratto rendendosi irreperibile.

Espletate le formalità di rito, il cittadino straniero è stato associato alla locale Casa Circondariale. Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

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