Scalea, acquistato il pullmino che porterà gratuitamente i bambini disabili agli allenamenti di calcio
La cerimonia di "inaugurazione" si terrà sabato 12 novembre, alle ore 10.30, nel campo sportivo cittadino intitolato a Domenico Longobucco
Missione compiuta. Il pullmino che accompagnerà i bambini disabili dell’alto Tirreno cosentino agli allenamenti della squadra giovanile dell’Usd Scalea 1912 è stato acquistato ed è pronto per entrare in funzione. La cerimonia di “inaugurazione” si terrà sabato 12 novembre, alle ore 10.30, nel campo sportivo cittadino intitolato a Domenico Longobucco.
Del mezzo, dotato di nove posti, potranno usufruirne gratuitamente tutti quei bambini affetti da disabilità fisica o cognitiva che abbiano ottenuto l’autorizzazione medica a sottoporsi agli allenamenti sportivi. L’acquisto è stato possibile grazie alla raccolta fondi avviata da una mamma del posto, Renata Caroprese, che si è occupata nel dettaglio di ogni aspetto della vicenda.
Chi è Renata Caroprese
Renata Caroprese è una professionista molto nota nella zona dell’alto Tirreno cosentino e di recente ha fatto incetta di voti per il Collegio dei Revisori del neo costituito Ordine dei Biologi della Calabria. Ma è anche una madre che ogni giorno vive sulla propria pelle i disagi legati all’assenza di strutture adeguate per bambini con precise esigenze.
Così, nel luglio scorso, ha dato vita al progetto “Un calcio alla disabilità“, con l’intento di raccogliere fondi a sufficienza per acquistare il pullmino. Grazie all’impegno incessante, ci è riuscita nel giro di poche settimane e senza l’aiuto delle istituzioni. Dopo l’annuncio, reso pubblico sulle nostre testate, sono stati tanti i benefattori che hanno chiesto di contribuire alla causa, donando piccole e grandi cifre sui conti correnti dedicati.
Le parole di Caroprese
Renata Caroprese è emozionata e fa ancora fatica a credere che sia successo davvero. Invece è tutto incredibilmente reale. Piano piano, mattoncino su mattoncino, è riuscita a realizzare il suo sogno e quello di tante altre famiglie, cioè quello di dare a tutti i ragazzini le stesse possibilità.
Nel suo percorso non è mai stata sola: «Devo ringraziare pubblicamente Giuseppe Servidio, responsabile del settore giovanile – ha detto -, che ha subito accolto la proposta con entusiasmo, incoraggiandomi ad andare avanti». Un altro grazie va ai tanti donatori, che come i pezzi di un puzzle hanno composto un’immagine bellissima, quella della speranza di un futuro più giusto.
«Senza di loro – dice la professionista di Scalea – non avrei potuto vincere questa scommessa». Alla cerimonia è stata invitata anche Martina Iseppetto, la giovane non vedente che qualche giorno fa, proprio attraverso il nostro giornale, aveva rivendicato il diritto a una vita sociale più inclusiva. «Avere Martina con noi – continua – sarà un piacere». L’appuntamento, dunque, è per domani.
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