«La sindaca Succurro nomina consulente suo marito (un’altra volta)». La denuncia del Pd
Il circolo dei dem di san Giovanni in Fiore e il gruppo democrat in consiglio comunale pongono l'accento sul decreto simile a quello firmato all'indomani della proclamazione a presidente della Provincia
«Due indizi fanno una prova. La sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, nella giornata di ieri ha firmato un decreto di nomina per una consulenza a titolo gratuito a favore del coniuge Marco Ambrogio. È un decreto, di fatto, fotocopia di quello che aveva già emanato solo qualche giorno dopo il suo insediamento a Presidente dell’Amministrazione provinciale». Così in una nota il Circolo Pd di San Giovanni in Fiore e il gruppo Pd in consiglio comunale.
«Due atti analoghi che confermano e decretano la scelta di affidare all’avvocato Marco Ambrogio tutte le competenze proprie del sindaco e del Presidente della Provincia. Insomma, due atti che provano quanto sia stato fondato il sospetto che da più parti, nei mesi scorsi, è stato avanzato e cioè che Marco Ambrogio sostituisse nelle sue funzioni Rosaria Succurro nella direzione di entrambi gli enti. Una sorta, dunque, di alterazione dell’esito elettorale: gli elettori hanno scelto un Sindaco ed un Presidente della provincia ma ad amministrare è una figura altra e diversa». La nota prosegue: «Non è banale, però, la domanda del perché il secondo decreto, al contrario di quello della Provincia, sia stato emanato molto tempo dopo la data dell’insediamento del Sindaco. Probabilmente, si è pensato così di mettere una toppa alla illegittimità di tutta l’attività amministrativa che Ambrogio, sin dal primo giorno, ha svolto arbitrariamente e abusivamente da estraneo alla amministrazione ed alla organizzazione burocratica comunale in sostituzione del sindaco.
Mai come in questo caso, però, la pezza è peggiore del buco. Anzi, è essa stessa rivelatrice del fatto. Si confida, pertanto, che si faccia chiarezza sulle responsabilità e sulla legittimità degli atti e dei procedimenti amministrativi che finora, in assenza di alcuna delega o atto autorizzativo, Ambrogio ha curato e prodotto al comune di San Giovanni in fiore per conto del sindaco».