Mancini jr e la sua nota (stonata) sulla notte della lirica a Cosenza: «Piazza XV marzo ridotta a un parcheggio»
L'ex deputato mette a confronto la stagione del Rendano con la Scala di Milano: «Qui è mancato uno spirito di appartenenza»
Se la serata di ieri, che ha visto il ritorno della lirica a Cosenza, ha registrato larghi consensi, qualcuno non ha mancato di sottolineare una nota critica. Si tratta di Giacomo Mancini jr che dalla sua pagina facebook tira un fendente all’amministrazione Caruso: «Vedere ieri sera piazza XV marzo trasformata in parcheggio con la statua di Bernardino Telesio circondata dalle macchine non era proprio un bello spettacolo. Per la verità è da un bel po’ che è così quando al teatro c’è qualche rappresentazione o qualche concerto. Ma ieri al Rendano è andata in scena la prima della stagione lirica con il Rigoletto di Giuseppe Verdi – scrive – e almeno questa occasione meritava una solennità, una attenzione e una cura che purtroppo sono mancate. È infatti certamente positivo che quest’anno ci sia un seppur minimo (solo due rappresentazioni con altrettante repliche) cartellone di lirica. Il Rendano e la sua stagione lirica rappresentano patrimonio culturale di cui Cosenza è orgogliosa. Ma se anche sulla cultura si vuole costruire una ripresa per l’intera città, gli eventi come quelli di ieri devono essere gestiti e fatti sentire e percepire ad ogni cosentino come patrimonio di tutti. Un po’ come avviene a Milano per la prima della Scala, che è percepita da ogni milanese come festa di tutta la comunità e non solo certo perché va in scena la sera di Sant’Ambrogio. E grazie a quell’evento di Milano si parla in tutto il Paese e anche nel mondo. Ieri a Cosenza questa percezione era del tutto assente. Peccato».
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