martedì,Marzo 19 2024

Promessa sposa per denaro, 14enne si ribella alla famiglia e denuncia tutti

La ragazza era sottoposta a violenze verbali e fisiche e costretta a chiedere l'elemosina davanti ai supermercati

Promessa sposa per denaro, 14enne si ribella alla famiglia e denuncia tutti

Riduzione in schiavitù e lesioni personali gravi. Sono i reati contestati dai magistrati della Dda di Roma nei confronti dei genitori di una quattordicenne. I due sono stati arrestati. A raccontare agli inquirenti la sua terribile esperienza è stata la stessa ragazzina che per anni è stata obbligata, con violenza anche fisica, a svolgere lavori domestici e a chiedere l’elemosina nei pressi di un supermercato. A ottobre non ce l’ha fatta più ed è andata in Questura a Roma per denunciare i genitori, una coppia di origine bosniaca.

L’inferno in casa

La ragazzina ha raccontato l’inferno che ha subito per anni all’interno della sua famiglia: oltre a costringerla, con violenze fisiche e verbali, a svolgere pesanti lavori domestici e a chiedere le elemosina, l’avrebbero anche promessa in matrimonio a uno sconosciuto in cambio di denaro, nonostante il suo rifiuto.

«Senza rispetto»

Siamo in presenza di “personalità violente e prevaricatrici, determinate a trarre fonti economiche per il soddisfacimento delle loro esigenze personali dall’accattonaggio delle figlie” e del tutto “incapaci  di considerare il dissenso e il disagio di una di loro, di rispettare l’obbligo scolastico e di occuparsi delle sue esigenze primarie”. Lo scrive il gip di Roma nell’ordinanza con cui ha disposto misure cautelari. L’indagine è stata coordinata dall’aggiunto Michele Prestipino.

Nelle esigenza cautelari il giudice scrive che “a fronte delle confidenze della minore con le insegnanti, lungi dal manifestare segni di resipiscenza, non hanno esitato a picchiarla all’evidente fine di evitare l’intervento dei servizi sociali e delle forze dell’ordine, e mantenerla in uno stato di soggezione per sfruttarne l’accattonaggio”.

L’epilogo della vicenda

Per questi motivi, dopo accurate indagini, gli agenti della Polizia di Stato del IV Distretto San Basilio hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale, su richiesta della Dda nei confronti della coppia. Marito e moglie, rispettivamente di 41 e 36 anni, sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di riduzione o mantenimento in schiavitù e di lesioni personali gravi, con l’aggravante di aver commesso tali delitti nei confronti della figlia 14enne. Il Gip ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere, mentre per la donna sono stati decisi gli arresti domiciliari. La vittima, subito dopo la denuncia, è stata immediatamente collocata in una struttura protetta.