Cosenza, per risolvere la crisi idrica servono quaranta milioni di euro
È l'investimento chiesto da Sorical per potenziare l’erogazione ai centri serviti dall’Abatemarco, rilevata un'enorme dispersione d'acqua in orario notturno
Sorical, in condivisione con l’ingegner Bruno Gualtieri, commissario di Arrical (Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria), ha richiesto 40 milioni di euro di investimenti per potenziare e stabilizzare l’erogazione idrica dei Comuni serviti dall’Abatemarco attraverso la riattivazione dell’Ipot di Piano Lago e l’approvvigionamento dai laghi silani. Lo ha riferito questa mattina l’amministratore unico della società, Cataldo Calabretta, nel corso di una riunione convocata e presieduta dal prefetto Vittoria Ciaramella alla presenza del sindaco di Cosenza, Franz Caruso. La riunione è stata chiesta dal quest’ultimo e da altri suoi colleghi dell’hinterland a seguito dei disagi registratasi nelle scorse settimane in alcune zone della città.
Calabretta e i tecnici della Sorical hanno evidenziato che l’acquedotto Abatemarco, così come gli altri acquedotti di origine sorgentizia, in autunno risente del calo fisiologico delle sorgenti. Quest’anno, a partire da settembre, tenendo conto delle disponibilità idriche, i tecnici della Sorical hanno ridotto proporzionalmente la distribuzione tra tutti i 26 Comuni serviti. Tale criterio viene attuato da decenni. E nonostante il clima mite fino e metà novembre, la riduzione non è stata mai sotto i 290 litri al secondo, una portata che soddisfa gli standard se la rete comunale di distribuzione fosse stata pienamente efficiente.
Riguardo alla necessità delle chiusure pomeridiane e notturne attuate dal Comune dei serbatoi “Merone” e “De Rada”, è stato spiegato nel corso della riunione, esse dipendono esclusivamente dal cattivo funzionamento della rete idrica comunale a causa della mancata regolamentazione dei serbatoi di accumulo privati che scompensano la rete. Tale tesi è nota agli attuali vertici del Comune perché è suffragata da studi tecnici e misurazioni, che hanno evidenziato che alle 3 di notte a Cosenza si consuma una quantità d’acqua superiore all’intera portata dell’Abatemarco per la città, con una dispersione idrica clamorosa.
Nel 2017, quando tutto il territorio del cosentino è stato colpito da una grave siccità, proprio al fine di venire incontro alle esigenze comunali, Sorical ha proposto un’erogazione turnata verso il Merone intesa proprio a minimizzare le dispersioni notturne a favore di un accumulo nelle grandi vasche regionali ed a beneficio della successiva erogazione diurna che ha aumentato l’erogazione in alcune zone della città (via della Repubblica e il centro) che rimanevano senza acqua già alle prime ore del mattino.
Con le piogge degli ultimi giorni, l’acquedotto Abatemarco ha aumentato le produzione di acqua i serbatoi vengono alimentati con portate in linea con gli anni precedenti. Nei prossimi giorni ci sarà in un incontro tra i vertici della Sorical e il Comune di Cosenza, mentre ai tecnici dei entrambe le parti è stata demandata la fattiva collaborazione al fine di efficientare l’erogazione e ridurre al minimo i disagi.