Donna uccisa a colpi di fucile nella sua casa, non è stata una rapina: il delitto sarebbe premeditato
In corso le indagini dei carabinieri di Paternò, nel Catanese, dove il fatto è avvenuto. Si esclude al momento anche l'ambito familiare: la vittima era separata ma l'ex marito non vive più in Sicilia
I carabinieri di Paternò, nel Catanese, indagano per fare luce sull’omicidio della donna rumena di 43 anni, uccisa a colpi di fucile ieri pomeriggio, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto nel casolare in cui viveva da alcuni suoi colleghi dell’azienda agricola in cui la vittima lavorava.
Al momento si escluderebbe il delitto maturato nell’ambito familiare: la vittima era separata, ma l’ex marito, suo connazionale, non vive più in Sicilia. Da anni si è trasferito in Romania assieme alla figlia avuta con la vittima. Altro dato certo è che l’omicidio non è avvenuto durante una rapina: nel casolare in cui la donna viveva da sola tutto era a posto, non sono state trovare tracce che possano indurre gli investigatori ad ipotizzare il delitto culminato durante un atto predatorio. Anzi l’arma utilizzata per uccidere un fucile da caccia caricato a pallini lascia ipotizzare si tratti di un delitto premeditato, ma compiuto da qualcuno che non ha certo dimestichezza con fatti di sangue.
I carabinieri della compagnia di Paternò, assieme a quelli del comando provinciale, stanno cercando indizi che possano portare alla soluzione del caso che inizialmente è stato inquadrato come un femminicidio anche se al momento gli investigatori parlano di omicidio senza un preciso movente.