giovedì,Marzo 28 2024

Rende, l’affondo dei Riformisti: «Comune paralizzato e città allo sbando»

Per Gelsomino lo stop giudiziario imposto al sindaco, al suo vice e ad alcuni dirigenti mette a rischio anche la sicurezza dei residenti

Rende, l’affondo dei Riformisti:  «Comune paralizzato e città allo sbando»

«Il Comune di Rende, con sindaco, vicesindaco e alcuni dirigenti e funzionari impossibilitati ad esercitare le loro funzioni è ormai allo sbando». Ci va giù duro Clelio Gelsomino nel descrivere quella che a suo avviso è l’attuale fotografia della vita amministrativa cittadina. A preoccuparlo è soprattutto quella che definisce «totale assenza di ogni iniziativa e di interventi anche per scongiurare danni e pericoli alla collettività».

Il presidente della Federazione riformista cita il caso della scuola “Stancati”, evacuata per ben due volte a causa di perdite di gas vere e presunte, e poi le condizioni in cui versano le griglie di raccolta delle acque, otturate per mancanza di manutenzione e pulizia. «Tutto ciò – rileva – costituisce un incombente pericolo per la sicurezza dei cittadini. Certamente, la giunta è decapitata ed incompleta, con soli assessori di rappresentanza, ovvero autocritici (consapevolmente o inconsapevolmente?) verso se stessi o, addirittura, claudicanti; ma ancora esiste una Multiservizi con dipendenti volenterosi e capaci, che, peraltro, a quanto alcuni di loro riferiscono, non sono pagati da più mesi. Perché, pur avendo maestranze professionali, non si interviene? Se il problema è la governance della Rende Servizi, si sostituisca il tanto loquace, quanto inefficiente, amministratore. Se via Rossini ha tutte e quattro le ruota sgonfie, attesa la situazione di pericolo, intervenga il prefetto, che non può limitarsi ad inviare commissioni d’accesso, mentre Rende è in balia delle onde, alla deriva».

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