Statale 106, giallo sull’emendamento che divide i 3 miliardi con la E80. FdI: «È stato un errore, lo abbiamo ritirato»
Secondo la deputata Vittoria Baldino (M5s), i fondi stanziati per la SS 106 saranno condivisi anche per l'ammodernamento della strada statale 1 tirrenica. Ma a smentire la grillina ci pensa il meloniano Alfredo Antoniozzi
Oggi alle 12 inizierà in commissione Bilancio alla Camera la votazione sulla legge di bilancio. I gruppi parlamentari hanno avuto il loro bel da fare a sfoltire gli oltre 3000 emendamenti presentati. Di questi solo 450 sono stati ritenuti prioritari e verranno discussi, quelli che in gergo tecnico vengono definiti “segnalati”. Tutto quindi sembra ora essere pronto per il dibattito parlamentare. La cosa curiosa è che più si avvicina la data della conversione in legge, più cresce il mistero intorno ai fondi destinati all’ammodernamento della Ss 106.
L’ultimo giallo riguarda la denuncia lanciata dalla deputata del M5s, Vittoria Baldino. «Desta tantissima preoccupazione l’unico emendamento, segnalato, alla manovra di bilancio, targato centrodestra e relativo alla statale 106. Nello specifico l’emendamento, portante la firma Fratelli d’Italia, partito del presidente Meloni, non solo contrariamente agli annunci, mantiene i 3 miliardi, stanziati per la statale 106, spalmati in 15 anni, piuttosto che 10, ma addirittura vorrebbe che i 3 miliardi andassero a finanziare anche la strada statale 1 tirrenica (E80). Se approvato l’emendamento nei fatti ridurrebbe lo stanziamento dedicato alla statale 106. Addirittura sembrerebbe dimezzarlo». Su questo punto forse la deputata è stata ottimista, visto che oltre a dimezzarlo, conoscendo la velocità della burocrazia calabrese, c’è il rischio che a noi restino le briciole di questi soldi.
Ma c’è chi dice che la Baldino stia mentendo. In particolare è Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, a smentire la grillina. Antoniozzi nella sua nota parla di «erroneo inserimento dell’emendamento nella griglia dei segnalati» ma con prontezza la pattuglia dei deputati meloniani calabresi se ne sono subito avveduti e «ne hanno chiesto e ottenuto il ritiro con la condivisione dell’intero gruppo». Pericolo scampato, quindi, per come la racconta Antoniozzi.
Ma la Baldino non ne è convinta e cita stralci, a suo dire, dell’emendamento ancora in essere: «Per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica e della strada statale 1 tirrenica (E80) è autorizzata la spesa complessiva di 3.000 milioni di euro, di cui, per ciascuna delle due tratte, 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 75 milioni di euro per l’anno 2027, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 125 milioni di euro per l’anno 2032 e 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037».
Questo, secondo la Baldino, sarebbe il nuovo testo dell’art. 88 della legge. La parolina E 80 è presente. Se avesse ragione la Baldino, ma si scoprirà presto, per i calabresi che già si sentono beffati dallo stanziamento a scadenza quindicinale, sarebbe davvero il colmo condividere questi fondi.
Per fortuna fra gli emendamenti segnalati, che quindi verranno discussi, c’è certamente quello della Baldino che ha previsto di ridurre a dieci anni i tempi del finanziamento e di aggiungere altri 8,9 miliardi in modo da aumentare da subito la dotazione finanziaria portandola a 800 milioni già al primo anno. Questi nuovi soldi verrebbero sottratti da fondi destinati al potenziamento militare delle forze armate.
Certo Il M5s è all’opposizione e quindi bisognerà vedere se l’emendamento riuscirà ad arrivare fino alla fine, almeno nella parte che riduce il finanziamento dei tre miliardi a dieci anni. Quindici sono davvero troppi, stiamo parlando di almeno tre governi il che non garantisce nessuna certezza sul mantenimento della promessa. Ne è consapevole anche il centrodestra. I deputati di Forza Italia (primi due firmatari i calabresi Cannizzaro e Arruzzolo) avevano presentato un emendamento, che però non è passato, che lasciava invariato lo stanziamento di 3 miliardi in 15 anni, ma aumentava la dotazione per i primi anni, riducendo poi i fondi previsti per gli ultimi anni.
Che qualcosa andasse fatto ne è consapevole anche il presidente Roberto Occhiuto che dopo aver salutato con molto entusiasmo la prima bozza della legge di bilancio, dopo qualche giorno ha ammesso «Siamo felici per l’attenzione del governo sulla SS106, e ci auguriamo che la norma possa essere ulteriormente migliorata durante il suo passaggio parlamentare». Certamente vincolare ancora di più i fondi alla Ss 106 non sarebbe male perchè in caso contrario non sarebbe la prima volta che i calabresi assistono a giochi di prestigio sui soldi della 106.