Cosenza, il Natale in prima linea del Banco alimentare calabrese
Solito superlavoro in favore dei bisognosi fra momenti spirituali a Montalto e il ricordo dei volontari deceduti ad Acri e Campora San Giovanni
L’avvicinarsi delle festività ha reso più intenso il lavoro dei volontari che, su tutto il territorio calabrese, operano a stretto contatto con il Banco alimentare. «Una rete di solidarietà che non conosce pause, la nostra e che a Natale vive come un immancabile appuntamento la sua esplosione di generosità», fa sapere Gianni Romeo, Direttore del Banco in Calabria.
Da settimane, infatti, sono tante le realtà che sul nostro territorio non hanno voluto far mancare il proprio gesto a favore delle persone più bisognose, quasi 135.000 assistite in Calabria. «Si tratta di imprese del settore alimentare come SilaGum, della grande distribuzione come il Gruppo Rizzo – ricorda soddisfatto il presidente del Banco Alimentare della Calabria, Franco Falcone – o anche realtà filantropiche come il Rotary Club Cosenza Nord o benefattori come la Barci Engineering Srl che hanno scelto di rendere un po’ più speciali queste feste per le migliaia di famiglie che non sarebbero riuscite a fare la spesa per Natale».
Così ci ha pensato il Banco Alimentare della Calabria, tramite i 600 enti accreditati in tutta la Calabria, a distribuire non solo beni di prima necessità: «Grazie alle donazioni giunte in questi giorni, abbiamo inviato nelle case dei calabresi meno fortunati anche leccornie per i più piccoli e alimenti cui probabilmente si sarebbe rinunciato facendo la spesa, come carne o formaggi» racconta il Direttore Romeo, che aggiunge: «Dopo anni di emergenza sanitaria, che ha avuto inevitabili ripercussioni dal punto di vista economico delle quali ancora sentiamo viva la presenza, è giusto che tutti possiamo avere a tavola qualcosa di buono da preparare e condividere con chi amiamo, perché sia davvero festa per tutti».
Come ogni anno il Banco Alimentare della Calabria non ha trascurato l’aspetto più spirituale dell’azione di volontariato, organizzando presso la sede di Montalto un momento di preghiera rivolto ai volontari e a tutta alla comunità «perché ci piace pensare che ogni nostro gesto di solidarietà sia mosso da una guida che non smette di darci segni tangibili della sua Misericordia», conclude Falcone. Durante l’incontro sono state donate anche due targhe alle famiglie di volontari scomparsi quest’anno. Si tratta di Lucio Rocco di Acri e Alberto Barone di Campora San Giovanni che lasciano un’eredità nobile in primis ai loro stessi figli che hanno fatto loro questo patrimonio, continuando l’impegno dei padri nel sociale.