Rinascita Scott, la Dda chiede di sentire anche due pentiti cosentini
Se le richieste del pubblico ministero dovessero essere accolte in aula testimonieranno gli ex killer Nicola Acri e Angelo Santolla
Ancora dieci collaboratori di giustizia da sentire nel maxiprocesso Rinascita Scott che si sta svolgendo in aula bunker a Lamezia Terme dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Ad avanzare la richiesta è stato il pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo, che ha richiesto l’ammissione di nuove prove ai sensi dell’art. 507 del codice di procedura penale.
Un’escussione necessaria per rafforzare in particolare l’impalcatura accusatoria nei confronti degli imputati Giancarlo Pittelli (avvocato ed ex parlamentare di Forza Italia), Gianfranco Ferrante (imprenditore di Vibo Valentia) e Mario De Rito (di Vena Supriore) nonché di tutti gli imputati ritenuti affiliati ai clan Bonavota di Sant’Onofrio e Cracolici di Maierato.
Nell’elenco stilato dal pm figurano anche due collaboratori di giustizia cosentini: Angelo Santolla e Nicola Acri. Il primo è un ex esponente del vecchio clan Perna-Pranno, consorteria nella quale era inquadrato come membro del gruppo di fuoco. Numerosi gli omicidi a sua firma negli anni della guerra di mafia, compiuti quasi sempre insieme a Giuseppe Vitelli e Aldo Acri, anche loro oggi collaboratori di giustizia. Il suo pentimento risale al 1996.
Più fresca invece la collaborazione di Nicola Acri alias “Occhi di ghiaccio”, ex boss di Rossano specializzato anche lui in omicidi. Latitante dal 2007 era stato arrestato nel 2010 in provincia di Bologna e da allora assegnato al carcere duro. Si è pentito a maggio del 2021.