venerdì,Marzo 29 2024

Covid, Sebastiani (Cnr): «Insufficienti i controlli solo sui voli diretti dalla Cina»

Per il matematico è fondamentale monitorare anche i flussi provenienti da altri Stati: «Auspico che a livello istituzionale non si faccia lo stesso errore fatto nella prima fase della pandemia»

Covid, Sebastiani (Cnr): «Insufficienti i controlli solo sui voli diretti dalla Cina»

Non è sufficiente fare i controlli capillari negli aeroporti per rilevare i casi di Covid-19 solo sui voli diretti dalla Cina, ma è importante controllare anche i voli provenienti da altri Stati, così come è fondamentale fare il sequenziamento per individuare eventuali nuovi varianti. Lo rileva il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “M. Picone”, del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

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«Auspico – osserva Sebastiani – che a livello istituzionale non si faccia lo stesso errore fatto nella prima fase della pandemia, in cui venivano testate solo le persone in entrata nel nostro Paese provenienti dalla Cina» ed «è importante – aggiunge – il monitoraggio capillare dei flussi in entrata nel nostro Paese, sia in termini di rilevamento della positività ma anche del sequenziamento, allo scopo di rilevare la presenza di eventuali nuove varianti».

Secondo l’esperto «in questo momento l’attenzione deve essere rivolta alla fase espansiva della diffusione in atto in Cina. Purtroppo – rileva – i dati ufficiali relativi alla Cina non sono a mio giudizio attendibili, sia per i valori numerici che per l’andamento recente, incompatibile con l’inopportuna repentina transizione in atto dalle miopi misure Covid Zero alla condizione di “liberi tutti” determinata dalle proteste della popolazione».

Sebastiani osserva che «i diversi fattori in gioco, come l’enorme popolazione della Cina, l’alto numero medio di contatti, la bassa copertura vaccinale e la ridotta efficacia dei vaccini cinesi, contribuiscono ad aumentare notevolmente il rischio dello sviluppo di nuove varianti potenzialmente resistenti ai vaccini attualmente a disposizione nel resto del mondo, inclusa l’Italia. Ad esempio, un caso di sviluppo di nuove varianti in condizioni simili è già accaduto con la variante Delta originata in India».

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