Vernice sulla facciata del Senato: tre attivisti arrestati e due denunciati. Ecco il perché del gesto
Gli ambientalisti di Ultima Generazione chiedono, tra le altre cose, di «interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale»
Tre attivisti arrestati e due denunciati per il blitz di questa mattina al Senato dove è stato imbrattata la facciata con della vernice (foto Ansa). Per loro l’accusa è di danneggiamento aggravato. Per gli arrestati dovrà essere svolta l’udienza per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma. Le indagini sono state svolte dalla Digos coadiuvati dai carabinieri.
Gli ambientalisti di Ultima Generazione questa mattina hanno lanciato vernice sulla facciata del Senato a Roma. Imbrattate anche alcune finestre oltre che un portone di palazzo Madama. Sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato cinque attivisti.
In una nota, gli attivisti rivendicano il blitz, spiegando che «alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità».
Il blitz, spiegano gli stessi attivisti, è avvenuto alle 7:45, utilizzando un getto di vernice arancione, spruzzato con degli estintori, come si vede anche da un video diffuso dall’organizzazione. Nelle immagini si vedono i ragazzi imbrattare la facciata del Senato e alcuni carabinieri che intervengono per bloccarli.
Gli ambientalisti affermano, inoltre, che un «leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che “la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica”». Ultima Generazione chiede di «interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale».
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