«L’Aied non potrà più effettuare interruzioni di gravidanza. Diritti delle donne negati»
La parlamentare del Pd, Irene Manzi, denuncia quanto accade ad Ascoli ed accusa FdI di negare i diritti alle donne e l'interruzione di gravidanza volontaria
«Dopo 42 anni l’Aied non potrà più effettuare le interruzioni volontarie di gravidanza nell’ospedale pubblico di Ascoli Piceno. Dietro la revoca della convenzione c’è la mano di chi vuole fare in modo che la città, che in questi anni ha assicurato un servizio anche a sostegno di donne provenienti dalle altre provincie marchigiane e dalle regioni limitrofe, non sia più un luogo sicuro per l’applicazione della legge 194». Lo ha denunciato in una nota la deputata marchigiana del Pd, Irene Manzi, che ha portato alla luce il grande rischio che si corre nella sua regione.
Riferendosi sempre all’Aied, l’Associazione italiana per l’educazione demografica, Irene Manzi continua: «Ora sarà ancora più difficile aiutare le donne e tutelare il loro diritto di autodeterminarsi. Una scelta politica grave fatta attraverso un atto amministrativo, ma che ha le impronte della giunta targata FdI. Una decisione in linea con quello che la giunta Acquaroli ha sempre perseguito e rivendicato: limitare le possibilità di scelta e ostacolare in ogni modo l’interruzione volontaria di gravidanza. Purtroppo, avevamo ragione: le Marche sono diventate il laboratorio dell’ultra-destra che cancella i diritti civili».
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