Autostazione di Cosenza, il grido dei commercianti: «Qui ci scappa il morto»
Il presidente Luigi Mastandrea chiede ancora una volta un posto fisso di polizia e non controlli una tantum che avrebbero causato un danno agli esercenti e nessun beneficio in termini di sicurezza
«Gli anni passano ma la storia si ripete sempre uguale! Episodi di violenza: tentativi di strupro, aggressioni, violenze varie. Scippi, rapine, raggiri a scopo di lucro perpetrati ai danni dei più deboli. Spaccio e consumo di stupefacenti. Degrado, abbandono, prostituzione! Questo denunciamo da più di 20 anni! E adesso è arrivato il momento di dire basta!» Questo lo sfogo dei membri dell’associazione brutia commercianti.
«Chiedo agli organi competenti prefetto, questore, sindaco: state aspettando che ci scappi il morto? – scrive il presidente Luigi Mastandrea – Allora dichiaratelo! Stiamo chiedendo da tempo un posto fisso di Polizia ma anche due semplici poliziotti di quartiere che furono istituiti anni fa e poi destituiti dopo pochissimo tempo! Non serve uno spiegamento di forze, non serve fermare le macchine delle avventori dei negozi. Non è bello stare seduti al tavolino di un bar e vedersi i cani antidroga tra le gambe! Quindi uniamo la beffa al danno! Il controllo deve essere continuo. Abbiamo visto già in passato come questi controlli non sono serviti a niente se non a peggiorare la situazione di vivibilità di questo sito. Ci siamo offerti più volte – prosegue la nota – insieme alla Confail Faisa, di collaborare nella ricerca di una soluzione. Ancora una volta vogliamo ribadire questa nostra disponibilità. Bisogna agire al più presto! Questo sito ha bisogno di un controllo continuo e costante ma, assolutamente, non ha bisogno di ulteriore panico e paura. La normalità si costruisce con il quotidiano, non con lo straordinario una tantum.