Corigliano-Rossano, passata l’euforia del Capodanno si torna a fare i conti con la movida che non c’è | VIDEO
La fase post festività ripropone il tema del rilancio dell'economia locale anche attraverso l'apertura di locali capaci di rendere più vivace la città e creare anche posti di lavoro
Pubblico e privato insieme per rilanciare la movida notturna nella nuova città di Corigliano Rossano. La fase post festività ripropone il tema del rilancio dell’economia locale e delle giovani forze imprenditoriali capaci di creare e produrre posti di lavoro. Tra le politiche di rilancio risultano appetibili le aree riconducibili ai due centri storici, le zone centrali dello scalo, il litorale costiero e collinare. Di postazioni ce ne sarebbero, ma manca al momento la forza e l’intraprendenza coalizzante delle energie in campo.
Il concertone di Capodanno nell’area urbana di Rossano ha fatto rivivere i fasti del lontano passato quando la piazza Bernardino Le Fosse era considerata il tempio del divertimento, grazie alla presenza di numerosi insediamenti commerciali i cui titolari hanno rinunziato a investire per i costi di locazione onerosi dei locali, per la sequela di denunce di alcuni residenti che lamentavano il problema dell’inquinamento acustico. E, non ultimo, l’antagonismo tra operatori commerciali non del tutto spento. Una serie di fattori che hanno fatto oggi dell’ex movida rossanese un’area triste e desolante.
Fatta eccezione per qualche giovane imprenditore che continua a crederci. Come il titolare di una nota pizzeria, Maurizio Scorza, che nel dirsi soddisfatto dell’organizzazione natalizia rilancia la necessità di aprire nuovi e più locali nelle aree centrali, oggi presenti prevalentemente nelle zone periferiche.
Nell’area urbana di Corigliano va un po’ meglio: piazza Salotto è più viva. Lì sono presenti più insediamenti ricettivi, ma occorre – fa rilevare Assunta Madeo, operatrice commerciale – dare vita ad iniziative costanti così da intercettare nuovi flussi.