Vittime di tortura, l’equipe di Cosenza è a corto di medici
Il consigliere regionale Ferdinando Laghi incontra il personale della struttura e invita l'Azienda sanitaria a trovare una soluzione al problema
Il capogruppo della lista “De Magistris Presidente” in consiglio regionale, Ferdinando Laghi, ha incontrato ieri mattina gli operatori dell’Equipe multidisciplinare vittime di tortura di Cosenza, realtà unica nel Meridione che si occupa della presa in carico, della cura e del sostegno a vittime di tortura e violenza richiedenti o titolari di protezione umanitaria. Una realtà che, pur nella delicatezza del compito cui assolve quotidianamente, si trova a dover operare tra mille difficoltà, prima fra tutte la penuria di personale medico.
Ciò accade nonostante sia tuttora in vigore un protocollo d’intesa, sottoscritto a novembre 2015, tra l’Asp di Cosenza, la Regione, l’Auser territoriale e l’associazione La Kasbah che prevede, tra l’altro, l’implementazione nell’Equipe di ulteriori figure professionali – psicologi e psichiatri in primo luogo, ma anche ginecologi, infettivologi, radiologi e altri operatori sanitari -, da individuare sulla base dei bisogni emergenti o di specifiche necessità.
«L’Azienda sanitaria di Cosenza – spiega Laghi – dovrebbe pertanto autorizzare il proprio personale già operante all’interno della struttura multidisciplinare a partecipare alle attività oggetto del Protocollo, dal momento che quello attualmente disponibile appare insufficiente a soddisfare la mole di lavoro che grava su questa assai meritevole attività di volontariato, come il cospicuo numero degli assistiti sta chiaramente a dimostrare. Chiederò, dunque, quanto prima al commissario dell’Asp Graziano, di incontrare gli operatori dell’Equipe, come dagli stessi più volte richiesto, affinché l’Asp di Cosenza dia il proprio fondamentale contributo per affrontare la delicata problematica in oggetto, così da consentire che le attività di supporto a persone che tanto hanno ingiustamente subìto si sviluppino nelle migliori condizioni possibili».