giovedì,Marzo 30 2023

Arresti a Cosenza, Eugenio Filice lascia i domiciliari: può tornare a lavorare

L'indagato, difeso dagli avvocati Eduardo Florio e Franco Sammarco, risponde di due capi d'imputazione collegati alle posizioni di Marcello Manna e Pino Munno

Arresti a Cosenza, Eugenio Filice lascia i domiciliari: può tornare a lavorare

Il fisioterapista Eugenio Filice, titolare di un centro specializzato nel comune di Rende, lascia gli arresti domiciliari a distanza di oltre quattro mesi dalla notifica della misura cautelare applicata all’epoca dal gip Distrettuale di Catanzaro Alfredo Ferraro, a seguito della richiesta pervenuta al suo ufficio dalla Dda di Catanzaro, coordinata dal procuratore capo Nicola Gratteri.

Filice infatti è uno degli indagati della maxi-inchiesta antimafia contro la ‘ndrangheta cosentina e risponde di due capi d’imputazione strettamente legati alla posizione del sindaco sospeso di Rende Marcello Manna e dell’ex assessore comunale Pino Munno, accusati entrambi, come Filice, di aver favorito, nelle specifiche presunte condotte delittuose, il gruppo D’Ambrosio, ritenuto uno dei componenti della presunta confederazione mafiosa che, a dire dei pm Valerio e Cubellotti, sarebbe capeggiata dal boss Francesco Patitucci.

La revoca degli arresti domiciliari permetterà quindi ad Eugenio Filice, difeso dagli avvocati Eduardo Florio e Franco Sammarco, di tornare a lavorare in sede. Tuttavia, l’indagato dovrà rispettare l’obbligo di rimanere nel comune di residenza (Rende), come ordinato dal gip di Catanzaro, il quale ha accolto la richiesta di modifica della misura cautelare avanzata dai suoi difensori.

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