martedì,Settembre 17 2024

Bombola di gas esplosa in una casa a Castrolibero, assolti i due imputati

Sentenza ribaltata dopo le condanne in primo grado inflitte al titolare di una ditta e a un suo operaio per le ferite riportate dalla proprietaria

Bombola di gas esplosa in una casa a Castrolibero, assolti i due imputati

Nessun colpevole per l’esplosione della bombola di gas che nel 2014 devastò una casa di Castrolibero mettendo a rischio anche la vita della proprietaria. Ieri, infatti, due persone sono state assolte in Appello dall’accusa di lesioni colpose, consistite nella pioggia di schegge che, a seguito della deflagrazione, investì la donna cagionandole ferite dichiarate poi guaribili in venti giorni. Sul banco degli imputati, per quei fatti, c’erano il titolare di una ditta e un suo operaio che il 18 luglio del 2014 era incaricato di installare la bombola in casa della signora.

Al termine del primo processo, il giudice aveva ritenuto che all’origine della deflagrazione vi fosse stato un errore da lui commesso nella fase di montaggio. La responsabilità dell’altro imputato, invece, venne riconosciuta in quella di aver inviato sul posto un dipendente inadatto a svolgere quel lavoro poiché non adeguatamente istruito in materia. Il verdetto è stato ribaltato in Appello anche con un po’ di pathos, considerato per entrambi era ormai scattata la prescrizione, strumento al quale l’avvocato Mario Scarpelli, difensore del titolare della ditta, non ha inteso ricorrere, chiedendo piuttosto l’assoluzione nel merito.

Alla fine è andata esattamente così, epilogo che ha messo il suo cliente al riparo da un brutto guaio. Se il profilo penale della faccenda era da ritenersi di poco conto – solo 400 euro di multa – ben altra cosa era, invece, il procedimento in sede civile dal quale sarebbe venuto fuori un risarcimento da centinaia di migliaia di euro in favore della parte offesa. Un rischio che, ovviamente, l’intervento della prescrizione non avrebbe scongiurato.

All’epoca dei fatti la malcapitata signora rischiò grosso. Dopo aver congedato l’operaio, notò che la bombola appena installata era avvolta dalle fiamme. Dapprima tentò di spegnerle in autonomia, ma dopo aver fallito corse in giardino a cercare. Qualcuno le passò una pompa che però non si rivelò abbastanza lunga da arrivare a orientare il getto verso l’incendio che, nel frattempo, era dilagato nell’abitazione. La donna si trovava all’esterno, ma prossima alla casa, quando intervenne l’esplosione. L’onda d’urto, violentissima, la sbalzò per terra portandole in dote le ferite già indicate.    

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