Violenza sessuale, il calciatore Dani Alves finisce dietro le sbarre
Una donna sostiene di essere stata ripetutamente palpeggiata da lui in una discoteca di Barcellona, fermato dalla polizia è finito in carcere
Dani Alves è finito nell’occhio del ciclone dopo essere stato fermato a Barcellona nell’ambito di un’indagine su una presunta vicenda di violenza sessuale. Lo ha riferito la polizia regionale catalana, spiegando che il calciatore, attualmente in forza ai messicani del Pumas, squadra della capitale, «si è presentato questa mattina alla stazione di polizia di Les Corts, un quartiere di Barcellona, dov’era stato convocato». Il giocatore, riferisce un portavoce dei Mossos d’Esquadra, «è stato preso in custodia ed è stato portato in Tribunale per essere ascoltato da un giudice».
La Procura spagnola ha poi chiesto la custodia cautelare di Dani Alves, per la vicenda che risale a fine dicembre 2022 e che si sarebbe verificata in una discoteca di Barcellona. Il giocatore nega le accuse piovutegli addosso ma, nonostante questo, il giudice che ha esaminato il caso ha confermato l’ordine d’arresto, emettendo un ordine di custodia cautelare provvisorio. Convocato in una stazione di polizia di Barcellona questa mattina, il calciatore era stato posto in custodia di polizia, quindi trasferito al Tribunale di Barcellona. Il 10 gennaio scorso un giudice di Barcellona ha annunciato di avere «aperto un’inchiesta su un presunto reato di violenza sessuale a seguito della denuncia presentata da una donna contro un calciatore», senza svelare il suo nome.
La presunta vittima aveva denunciato i fatti il 2 gennaio, accusando il 39enne Alves di averle messo le mani addosso. I fatti sarebbero avvenuti in una famosa discoteca della capitale catalana, nella notte fra il 30 e il 31 dicembre 2022. In un videomessaggio del canale spagnolo Antena 3, e trasmesso il 5 gennaio, il giocatore ha smentito categoricamente i fatti. «Ero lì, in quel posto, stavo trascorrendo una bella serata con altre persone, ma senza invadere lo spazio degli altri – ha detto -. Non so chi sia questa giovane donna, non la conosco». Alves è stato difeso anche dalla moglie. «Il 30 Daniel è andato a cena con degli amici, per staccare un po’, ne aveva proprio bisogno – ha detto -. È uscito per ballare e godersi la musica come sa fare lui. Basta. Non ha fatto nulla di male», ha detto la moglie spagnola, Joana Sanz, in un’intervista trasmessa il 9 gennaio sullo stesso canale, definendo le voci sul marito «senza capo né coda».