Su Diamante indaga la Dda di Catanzaro. Guerino Preite: «Non meritiamo tutto questo»
Parla l'amministratore delegato della società vittima dell'ennesimo atto intimidatorio. Nel 2022 la criminalità aveva colpito anche a Scalea
di Emilia Canonaco
Il nastro segnaletico dei carabinieri è fissato alla carcassa dei tre autobus dati alle fiamme nella notte tra domenica e lunedì scorsi. L’autostazione di proprietà del comune di Diamante dista poche decine di metri da un gruppo di palazzine grigie, eppure nessuno sembra essersi accorto di niente. «Ogni pullman ha 7 pneumatici, quindi nell’incendio ne sono esplosi in tutto 21. Una grossa ruota che scoppia produce un boato che si ode in lontananza ed è impossibile che gli abitanti del posto invece non abbiano sentito niente».
Guerino Preite, amministratore della società di trasporto pubblico, risponde al telefono con voce stanca ma ferma. «Non ho molto tempo – esordisce – perché mi stanno aspettando in caserma». Gli inquirenti sono abbottonati, ma trapela che poco o nessun contributo arriverà dal sistema di videosorveglianza. «La telecamera sistemata all’interno del parcheggio è fuori servizio» esclama con amarezza l’amministratore del gruppo.
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