mercoledì,Gennaio 15 2025

Circolo Pd di Acri: «Soddisfatti della decisione su Aieta che coinvolge anche il nostro sindaco»

«Viene restituita dignità e onore a persone perbene e al nostro primo cittadino che ha sempre fatto dell’osservanza della legge il faro della propria azione politica»

Circolo Pd di Acri: «Soddisfatti della decisione su Aieta che coinvolge anche il nostro sindaco»

«A distanza di pochi giorni dal comunicato di vicinanza al nostro sindaco Pino Capalbo e all’ex consigliere regionale PD Giuseppe Aieta apprendiamo con viva soddisfazione che, relativamente a tutti capi di imputazione riguardanti Aieta, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha disposto, dopo la camera di consiglio tenutasi il 24 c.m., accogliendo integralmente tutte le tesi dell’avvocato difensore, la revoca della misura cautelare personale del divieto di dimora in Calabria, escludendo, pertanto, la sussistenza della gravità indiziaria per tutte le ipotesi d’accusa». Così in una nota il circolo Pd di Acri. «L’annullamento di tutti i capi d’imputazione contestati ad Aieta e agli altri indagati ci soddisfa, in modo particolare, perché è compresa quella contestata al nostro sindaco, riguardante il suo rapporto di collaborazione avente carattere fiduciario con Aieta. Viene, così, in questa fase restituita dignità e onore a persone perbene e al nostro Sindaco che ha sempre fatto dell’osservanza della legge il faro della propria azione politica. A questa decisione dell’organo giudiziario, purtroppo si arriva solo dopo settimane di “processo in piazza”. Questa decisione deve costituire elemento di riflessione per i social-media, affinché possano valutare con attenzione l’impatto che fatti del genere possono avere sulla reputazione di chi viene coinvolto e delle loro famiglie. Ecco il motivo per cui quello che chiamiamo garantismo non può ridursi a ragione di scontro politico, perché è molto di più che una bega tra parti o fazioni, è l’essenza del diritto. Senza le giuste garanzie semplicemente viene meno la natura della giurisdizione e si aprono le porte a derive pericolose».

Articoli correlati