San Fili, al teatro Gambaro in scena “La Zattera” sul dramma delle migrazioni
La pièce racconta del viaggio di Luca, Marco e Matteo, tre uomini diversi in tutto ma che si ritrovano uniti dalla necessità di fuggire dalle brutture che li circondano e dalla speranza di una vita migliore
Uno spettacolo che “trasforma” il palcoscenico di un teatro nella zona Sar libica, la grande area del Mediterraneo centrale dove le navi delle ong tentano di salvare migliaia di persone in fuga dalle guerre su imbarcazioni di fortuna. Infatti, dopo i sold-out al Teatro dell’Acquario di Cosenza e al Teatro comunale di Rovito, anche il Teatro Gambaro di San Fili (Cs) apre le porte, anzi, i porti a La Zattera, la pièce della Compagnia della Pigna che racconta il fenomeno e il dramma delle migrazioni. Una narrazione profonda e di denuncia quanto mai attuale mentre si inaspriscono ulteriormente le politiche del governo italiano e dell’Europa contro le operazioni di soccorso in mare, i “soccorsi multipli”, e contro il diritto di asilo. La Zattera, produzione inedita nata dai laboratori della Compagnia della Pigna, scritta da Raffaele Galiero, scrittore napoletano e valorizzata dalla regia di Francesca Manna, racconta del viaggio di Luca, Marco e Matteo, tre uomini diversi in tutto ma che si ritrovano uniti dalla necessità di fuggire dalle brutture che li circondano e dalla speranza di una vita migliore. Uno spettacolo nato quasi per caso. Una singola scena trasformata poi in testo, potente e delicato al tempo stesso che, come afferma Francesca Manna, “non è stato scelto, ma si è fatto scegliere”. Una panoramica tragica delle storie senza tempo di chi fugge da qualcosa e che oltre a denunciare le contraddizioni attuali della nostra società, vuole ricordare che tutti, in primis noi italiani siamo stati e siamo tuttora migranti. Basti pensare a quanti giovani e meno giovani siano costretti tuttora a partire non solo verso il centro nord Italia, ma anche all’estero alla ricerca di un lavoro che in Calabria spesso viene elemosinato. La Zattera è, dunque, una rappresentazione plastica delle contraddizioni umane, uno spettacolo emozionale che mette in scena la rabbia e la disperazione, la meschinità e il coraggio, l’amore e la speranza, la fame e la sete. Infine la paura, forse la vera protagonista. La paura di non farcela, di perdere chi si ama, di perdere di vista la propria umanità. La paura che spinge all’azione e al desiderio di un mondo migliore, nonostante tutto. La Zattera è uno spettacolo corale, con molti attori in scena, a cominciare dai tre protagonisti, Gianluigi Leone, Domenico Sorrenti, Manolo Capozza, poi Caroli Filice, Diego Carbotti, Erica Perrotta, Giusy Monterosso, e con l’aiuto di Giulia Dodaro e Karen Cucci. La Zattera è uno spettacolo impreziosito dalle musiche che accompagnano la messa in scena, alcune delle quali, inedite, sono state composte da Francesco Mignolo. Uno spettacolo sospeso tra la dualità dell’Uomo e la sua capacità di raggiungere il sentimento più puro, anche attraverso le strade meno nobili, un viaggio attraverso il cuore di tenebra che tutti ci portiamo dentro. Uno spettacolo che parla di noi. L’appuntamento è il 5 febbraio alle ore 18 al Teatro Gambaro di San Fili.
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