Anci Calabria, il centrosinistra vuole puntare su Franz Caruso. Attesa la sua risposta
Se il sindaco di Cosenza dovesse accettare, se la vedrebbe probabilmente con il primo cittadino di Vibo Valentia Maria Limardo, la sola esponente di centrodestra alla guida di uno dei cinque capoluoghi calabresi
Scioglierà le riserve entro 48 ore, poi comunicherà la sua decisone. Dovrebbe essere Franz Caruso il candidato del centrosinistra per l’elezione del nuovo presidente dell’Anci Calabria. L’avvocato penalista ha ricevuto l’attestato di stima da parte dei colleghi sindaci durante una serie di riunioni organizzative tenute nei giorni scorsi a Palazzo dei Bruzi.
Se dovesse accettare, se la vedrebbe probabilmente con il primo cittadino di Vibo Valentia Maria Limardo, la sola esponente di centrodestra alla guida di uno dei cinque capoluoghi calabresi. A guidare l’Associazione pro tempore oggi c’è Giovanni Papasso, consigliere delegato dopo la sospensione di Marcello Manna. Il suo compito era il traghettamento fino alle nuove elezioni.
La data del voto è fissata per il 10 febbraio e l’assemblea congressuale regionale si terrà a Lamezia Terme. Il segretario Francesco Candia, a tal proposito, ha rammentato ai comuni morosi di aver inviato un promemoria con specifica delle quote sociali in sospeso, al fine di provvedere in merito o avanzare richiesta di regolare rateizzazione. La comunicazione si è resa necessaria perché, da statuto, avrebbero diritto ad esprimere una preferenza solo i rappresentanti dei municipi in regola.
Ad attendere il nuovo presidente la battaglia su idrico e rifiuti. La partita più importante, infatti, si gioca sull’adesione ad Arrical. La prima mossa è stata fatta dalla Cittadella con la nomina dell’assessore Marcello Minenna che incontrerà presto i rappresentanti dei maggiori comuni della Calabria. I sindaci chiedono chiarezza, perché a loro dire esistono tutta una serie di aspetti non chiari che metterebbero in crisi le macchine amministrative, sia dal punto di vista tecnico che finanziario.
Altre interlocuzioni sono previste con il Guardasigilli Carlo Nordio sul tema dell’abuso d’ufficio, strettamente connesso poi alle procedure per lo scioglimento delle amministrazioni. I primi cittadini, da tempo, chiedono a gran voce una rivisitazione del reato, della legge Severino e della sospensione per 18 mesi di un amministratore locale condannato solo in primo grado. Altra spina, per chiudere, sono le norme del Testo unico sugli enti locali. Gli eletti, così come è, ritengono il Tuel pericoloso, considerato che attribuiscono tutte ai sindaci non solo le responsabilità politiche, ma anche amministrative.