Acri, prosciolto il sindaco Pino Capalbo: lo aveva querelato Nicola Tenuta
Nel corso di un comizio l'attuale primo cittadino silano aveva trattato l'argomento spinoso del dissesto finanziario dichiarato nel 2016, coinvolgendo il suo predecessore
Nel corso dell’ultima campagna elettorale dello scorso giugno, che ha poi visto l’elezione a primo cittadino di Acri di Pino Capalbo, alcune frasi pronunciate durante un pubblico comizio dallo stesso sindaco uscente Capalbo, inerenti alle responsabilità che avevano portato il Comune al dissesto finanziario dichiarato nel 2016, portarono Nicola Tenuta, sindaco dell’epoca, a querelare il suo successore.
A rendere pubblica la vicenda fu proprio Capalbo che, durante il primo Consiglio comunale post-elezione, comunicò di aver ricevuto una querela da uno dei sostenitori del candidato a sindaco Natale Zanfini. Capalbo non fece il nome di Tenuta, anche se in città in tanti conoscevano la vicenda, ma affermò che «la politica si batte con la politica e contestando l’avversario sul piano amministrativo e non su quello giudiziario».
Nelle scorse ore, nonostante la richiesta di rinvio a giudizio del pm, il Tribunale di Cosenza ha deciso per il non luogo a procedere. Una scelta che ha portato il sindaco della città del cosentino a diffondere una nota stampa dove ricostruisce l’accaduto.
«Nell’agosto 2022, dopo la fine della campagna elettorale e la mia riconferma a sindaco di Acri – scrive Capalbo – , ho ricevuto un avviso di garanzia e conseguente richiesta di rinvio a giudizio in seguito a querela sporta dal dott. Nicola Tenuta, già sindaco della città di Acri. Infatti, nel ricostruire la situazione contabile del comune di Acri e l’immenso operato dell’ amministrazione comunale per risanare, per fuoriuscire dal dissesto, azzerando dodici milioni di euro di disavanzo, il mio predecessore si era sentito diffamato».
«Dopo la richiesta del Pm di rinvio a giudizio – continua il primo cittadino di Acri -, oggi si è tenuta l’udienza preliminare, il presidente giudice Santese ha emesso sentenza di non luogo a procedere. Il mio agire è sempre stato sin dalla campagna elettorale improntato a principi di correttezza e finalizzato a valorizzare le cose fatte. Un ringraziamento particolare all’eccellente avvocato Mattia Caruso, che mi ha assistito in questa vicenda».
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