Crosia in marcia contro la violenza: Cgil, Cisl e Uil aderiscono alla manifestazione
Il corteo è stato organizzato dal Comune ionico in seguito agli atti intimidatori che hanno colpito il sindaco e i rappresentanti dell'amministrazione
Cgil, Cisl e Uil aderiscono alla manifestazione per la legalità “In marcia con la bellezza contro ogni violenza” promossa dal Comune di Mirto Crosia e in programma l’11 febbraio. «I recenti fatti di cronaca – si legge in un comunicato congiunto dei tre sindacati – hanno disvelato una recrudescenza criminale che grava sul territorio provinciale e che ci lascia fortemente preoccupati; i numerosi atti intimidatori che hanno colpito il sindaco e i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Crosia necessitano di una risposta compatta della società civile».
«È necessario – proseguono i sindacati – costruire tutti insieme un perimetro di sicurezza attorno alle istituzioni del nostro territorio, perché possano lavorare lontane da condizionamenti e nel solo interesse dei cittadini e dei territori amministrati. Come Cgil, Cisl, Uil siamo fortemente convinti che il modo più efficace per dire no a questa escalation di atti criminali sia la partecipazione attiva, l’impegno civico a difesa dei valori condivisi di libertà, giustizia e democrazia contro ogni tentativo di prevaricazione fondato sull’uso dell’intimidazione e della violenza».
«È il tempo di dire tutti insieme basta alla pervasività della criminalità – aggiungono – in un territorio che ha una storia di democrazia e partecipazione civile che sono un bagaglio, una eredità che tutti insieme dobbiamo difendere fino allo strenuo».
E concludono: «La legalità è una battaglia condivisa che non deve lasciare nessuno indifferente, per questo motivo non possiamo e non vogliamo rimanere silenti, per questo motivo il sindacato unitariamente sabato sarà in piazza a Crosia, per condannare fermamente ogni forma di violenza o intimidazione che possa minare lo sviluppo di un territorio e la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza di un’intera collettività».