Amantea, sequestrata una villa con piscina in odor di mafia
Sotto chiave i beni di un imprenditore che la Dia ritiene associato ai clan locali, provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria
Beni del valore di cinquecentomila euro sono stati sequestrati oggi a un imprenditore di Amantea ritenuto contiguo alle cosche di ‘ndrangheta del posto. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria su proposta del direttore della Dia ed eseguito dagli stessi uomini della Direzione investigativa antimafia. La misura trae origine da accertamenti patrimoniali eseguiti sul conto dell’indagato che hanno mostrato una sproporzione fra i suoi redditi e i beni in suo possesso, tanto da far ritenere quest’ultimi di provenienza illecita. Per questo motivo, una villa munita di piscina e garage è finita per il momento sotto chiave.
Nel comunicato stampa diramato dalla Dia non si indicano le generalità dell’indagato. Si spiega che è un commerciante di abbigliamento attualmente detenuto. Nel 2018, infatti, è rimasto coinvolto in un’inchiesta su un traffico di droga proveniente in Italia dal Venezuela e undici anni prima, invece, altri atti d’indagine lo inquadravano come soggetto di notevole importanza nell’ambito della consorteria criminale.