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Cosenza-Sudtirol, 5 stagioni dopo. Che fine hanno fatto gli eroi del 2018?

Quattro anni e mezzo fa l'impresa che è ancora viva nella memoria di tutti i tifosi del Cosenza. Ecco dove sono finiti gli eroi di quella sera.

Cosenza-Sudtirol, 5 stagioni dopo. Che fine hanno fatto gli eroi del 2018?

10 giugno 2018-18 febbraio 2023: a distanza di quattro anni e mezzo, a Cosenza torna il Südtirol, una squadra che in terra bruzia significa soltanto semifinale playoff vinta grazie all’autogol di Frascatore. Ma che fine hanno fatto i protagonisti di quella partita, fra titolari e subentrati?

Portieri e difensori


UMBERTO SARACCO – Il portiere che ha vestito il rossoblù quasi per tutta la sua carriera professionistica ha salutato a gennaio 2022, quando si è accasato alla Fidelis Andria. Lì, in una situazione non semplice, è diventato un punto di riferimento tanto da salvare i pugliesi ai playout. Nel corso del mercato estivo è passato al Cerignola, restando in regione e diventando uno dei migliori portieri della categoria.
RICCARDO IDDA – Il difensore, che dopo il gol contro l’Hellas Verona diventò uno dei simboli per effetto delle sue idee politiche di sinistra, ha giocato all’ombra della Sila fino all’anno della retrocessione, quando ha lasciato per tornare alla Virtus Francavilla, dove ancora gioca.
MANUEL PASCALI – In quell’occasione sostituì Dermaku, squalificato dopo il giallo di Bolzano. Di lui, in quel match, si ricorda soprattutto il grande intervento con cui stese Gyasi in contropiede, prendendosi un giallo che gli costò la finale di Pescara. Qualche giorno dopo, in un’intervista alla nostra testata, definì quell’ammonizione il suo «atto d’amore per Cosenza». A 41 anni gioca al Sangiuliano City in Serie C e commenta spesso il campionato scozzese su SporItalia.
FEDERICO PASQUALONI – Sfortunata la storia di Federico, che giocò da titolare date le assenze in contemporanea di Dermaku e Camigliano. Il numero 13 disputò 56 minuti da urlo prima di lasciare il posto all’eroe di serata, di cui parleremo più avanti. L’estate successiva andò a Caserta, ma l’ennesimo grave infortunio patito in carriera lo portò al ritiro. L’ex prodigio della Lazio non si è però dato per vinto, ha stretto i denti e adesso è Manager di College Life Italia, dove lavora come responsabile nel programma Università negli USA – Borse di Studio Sportive.
ANGELO CORSI – Il capitano che alzò la coppa dei playoff a Pescara, nei fatti, è ancora a Cosenza. In pratica, però, è fuori rosa dall’arrivo di Davide Dionigi. Non pochi i contrasti fra il terzino e la dirigenza, non ultima una story Instagram decisamente poco criptica nella quale criticava la gestione Guarascio. Un’uscita che gli ha fornito l’appoggio di tutta la tifoseria, in aperta contestazione col patron.
TOMMASO D’ORAZIO – Il terzino sinistro disputò due ottimi anni di B coi Lupi prima di salutare verso Bari, dove giocò poco prima di andare ad Ascoli: in bianconero due ottimi anni in B, poi Südtirol e, a gennaio, il ritorno in maglia rossoblù per tappare la falla della corsia sinistra.

Centrocampisti e attaccanti


MIRKO BRUCCINI – Uno dei protagonisti della cavalcata che portò i Lupi in B restò al Marulla fino a gennaio 2021, quando si trasferì ad Alessandria dove vinse di nuovo i playoff, stavolta in finale contro il Padova. Poi l’esperienza a Mantova e, adesso, al Franciacorta in Serie D, dove fa da chioccia a tanti giovani ragazzi. Un giocatore amato alla follia, leader silenzioso e dalla firma pesantissima nelle gare più importanti.
LUCA PALMIERO – Il classe ’96 scuola Napoli fu la sorpresa più lieta della stagione e anche della successiva, quando dominò il centrocampo rossoblù in Serie B e si lanciò verso Pescara. Da lì in poi una carriera altalenante: in riva all’Adriatico la salvezza ai playout (col Cosenza che riuscì a restare in B diretto proprio a discapito dei biancazzurri e del Perugia), il rilancio a Verona con un’ottima stagione, poi di nuovo a Cosenza per un anno negativo e, adesso, il ritorno a Pescara in Serie C.
DOMENICO MUNGO – Partito trequartista nel 2016/’17, reinventato mezzala muscolare nel centrocampo di Braglia, Mungo giocò a Cosenza anche in Serie B con risultati non positivi prima di andare a Teramo, dove ha giocato fino a gennaio 2022, quando si è trasferito a Viterbo, sempre in Serie C, l’anno scorso nel Girone B e quest’anno in quello meridionale.
DAVID OKEREKE – Indubbiamente la carriera migliore: dopo la promozione il Cosenza non riscattò il nigeriano (costo: 1 milione di euro) dallo Spezia, così in Liguria disputò una stagione che gli valse la chiamata del Bruges (costo: 10 milioni di euro) e l’esordio in Champions League. L’esordio in Serie A è arrivato con la maglia del Venezia l’anno scorso e, adesso, con la Cremonese, squadra della quale è capocannoniere con cinque marcature all’attivo. Il classe ’97 si è ormai stabilizzato come un attaccante da zona salvezza in A. E avrebbe anche una canzone a lui dedicata, ma questa è una storia diversa.
GENNARO TUTINO – Il capocannoniere, insieme a Bruccini, del Cosenza se si includono regular season e playoff. Fu clamoroso e scatenò la follia il suo ritorno a Cosenza dopo aver firmato col Carpi nell’estate 2018 e, al Marulla, disputò una stagione clamorosa, diventando il primo attaccante silano ad andare in doppia cifra in B dai tempi di Igor Zaniolo e sugellando il tutto col gol più bello nella storia dei Lupi, la rovesciata contro il Venezia. L’anno dopo sei mesi in A senza incidere a Verona, il ritorno in B ad Empoli e poi, nel 2020/’21, la promozione con la Salernitana, da vero trascinatore. Meno bene a Parma, due anni con soli 7 gol prima di trasferirsi a Palermo nell’ultima finestra di mercato.
ALLAN BACLET – Eccolo, l’eroe della serata. Entrato al posto di Pasqualoni, andò in gol dopo neanche dieci minuti dal suo ingresso in campo ed entrò nell’azione dell’autogol di Frascatore. Dopo aver giocato nei primi mesi in B col Cosenza, si trasferì a Reggio Calabria e alla Virtus Francavilla prima di accasarsi a Potenza. Oggi gioca in Eccellenza, alla Promosport Lamezia.
MASSIMO LOVISO – L’altro uomo della provvidenza, che mise in mezzo il cross del 2-0. Il bacio al pallone non bastò per il rinnovo e il Conte si ritrovò a Modena, dove vinse il campionato di Serie D insieme al suo compagno d’imprese anche in terra bruzia, Matteo Calamai. Da lì una carriera che lo ha visto girovagare fra quarta serie e Eccellenza. Oggi gioca alla Sangiustese, a Macerata.

Mister Piero Braglia


Gianni Di Marzio, Giuliano Sonzogni, Piero Braglia: vent’anni dopo, un altro condottiero ha riportato in B i colori rossoblù. Dopo la salvezza in carrozza del 2018/’19, nel 2019/’20 attriti con la società e mancati risultati portarono al suo esonero. Un anno e mezzo ad Avellino, adesso col Gubbio è quinto nel Girone B di Serie C. Dove aspetta i playoff per cercare un’altra impresa in rossoblù.

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