Cosenza, il Comune è in dissesto e chiude i rubinetti: «Si paga per l’utilizzo del Rendano»
Palazzo dei Bruzi comunica che non sarà più possibile concedere l'utilizzo gratuito delle strutture comunali, in particolare quelle dagli elevati costi di gestione
Per effetto della situazione di dissesto finanziario in cui versa l’Ente ed a seguito del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dal Consiglio comunale nella seduta del 17 gennaio scorso, non sarà più possibile concedere l’utilizzo gratuito delle strutture comunali, in particolare quelle dagli elevati costi di gestione ai quali occorre far fronte con i proventi tariffari indicati dalla deliberazione di giunta n.109 del 9 agosto 2022.
Lo comunica l’Amministrazione comunale a tutti coloro che richiedano soprattutto l’utilizzo del Teatro “Alfonso Rendano”, ma anche degli altri spazi comunali adibiti ad ospitare eventi culturali e di spettacolo. Per tutte le strutture, in via del tutto eccezionale, l’Amministrazione comunale si riserva di concedere gli spazi con una riduzione tariffaria, nella misura del 50%, laddove la richiesta dovesse provenire da Istituzioni pubbliche, Fondazioni o anche associazioni che realizzino eventi senza fini di lucro, a scopo benefico verso terzi, da comprovare, in questo caso, con apposita autocertificazione e successiva attestazione da parte dell’ente o enti beneficiari.
L’Amministrazione comunale si riserva, infine, di valutare la propria partecipazione, attraverso la concessione agevolata delle strutture ed un supporto in servizi, a progetti e rassegne che garantiscano alla città un’offerta culturale e di spettacolo che la mancanza di risorse comunali non consente di organizzare in autonomia. In quest’ultimo caso la collaborazione è espressa in un atto deliberativo ed apposita convenzione.