lunedì,Settembre 9 2024

Fassino a Rende: «Cerchiamo forze fresche per il Pd, vogliamo aprire un nuovo ciclo»

L'ex segretario dei Ds ha avviato da qui il suo mini tour calabrese in tre tappe a sostegno di Bonaccini: «È lui il più adatto, sa cosa sia un partito e come rilanciarlo»

Fassino a Rende: «Cerchiamo forze fresche per il Pd, vogliamo aprire un nuovo ciclo»

Prima delle tre tappe calabresi questa mattina a Rende per l’ex segretario dei Democratici di Sinistra Piero Fassino, coinvolto dal capogruppo regionale Mimmo Bevacqua. A pochi giorni dalla visita di Elly Schlein all’Università della Calabria, tocca ad uno dei maggiori sostenitori di Stefano Bonaccini, antagonista della candidata movimentista, perorare la causa del Governatore dell’Emilia Romagna. La posta in gioco è alta: la leadership e la segreteria dei democratici. 

Fassino ha incontrato i responsabili provinciali del partito e i maggiori sponsor della mozione, quali Maria Pia Funaro, Salvatore Giorno, Franco Iacucci e Francesco De Luca. Sulla imminente composizione delle liste, che entro domani andranno consegnate e per le quali sono partite le consuete partite a scacchi della politica, è molto chiaro.

«Abbiamo puntato molto su giovani, donne e competenze perché noi vogliamo rinnovare radicalmente il Partito Democratico – ha detto -. Apriremo un nuovo ciclo del Pd e cerchiamo forze fresche che possano interpretarlo. I giovani sono sensibili e attenti, basta pensare quanti dedicano tempo al volontariato e ad organizzazioni non governative per iniziative di carattere sociale e culturale. Il tema è farli incontrare con i partiti: il nostro intento è rinnovarci e aprire la direzione alle nuove generazioni».

Fassino: «Bonaccini è il leader giusto»

Fassino ha individuato in Bonaccini il futuro direttore d’orchestra del Partito Democratico in quanto cresciuto all’interno della struttura stessa. Bonaccini è il candidato che meglio rappresenta il candidato di cui abbiamo bisogno. «Sa cosa sia un partito e come rilanciarlo – ha evidenziato -. Da presidente dell’Emilia Romagna ha dimostrato efficienza e di essere un ottimo uomo di governo. Fatto non secondario, ha saputo creare relazioni intense con la società: dal parroco al presidente dell’unione industriale tutti lo riconoscono e un leader ha bisogno di essere riconosciuto. Questo non toglie nulla agli altri candidati, ma per me è quello maggiormente adatto a ricoprire la carica di segretario».

La sfida, in Calabria come al meridione dove l’appeal è ai minimi termini, è tornare a parlare un linguaggio che possa essere recepito anche da chi vive da Roma in giù. «Bisogna partire dalle domande dei cittadini, dalle loro esigenze e dai loro bisogni: la priorità è ovviamente il lavoro. La sfida è crealo e restituirgli dignità, così come va restituita ai salari, tra i più bassi d’Europa. In più non si può più prescindere dalle strutture sociali fondamentali per la vita delle famiglie: una sanità efficiente, un sistema scolastico adeguato alla formazione che valorizzi il talento dei giovani e misure di sostegno di cui le famiglie hanno bisogno».

«Infine – ha chiuso Piero Fassino nel suo intervento – c’è tutto il tema delle infrastrutture, considerato che l’Italia ha necessità di essere ammodernata. C’è un’armatura veramente debole, specialmente nei territori del mezzogiorno che richiedono investimenti adeguati».

Prima dell’incontro con la stampa un piccolo fuori programma: l’incontro con l’ex sindaco di Rende Sandro Principe. Tra i due uno scambio di battute e qualche pacca sulle spalle.

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