Cosenza, elezioni “da brividi” all’Ordine degli avvocati
Clima tesissimo in vista della seduta d'insediamento del Consiglio, sette giorni di fuoco prima di procedere alla nomina del prossimo presidente
Sette giorni. Non è il messaggio foriero di eventi funesti tratto da un celebre horror – The Ring – ma il tempo che resta prima che gli avvocati del Foro di Cosenza abbiano un nuovo presidente del loro Ordine professionale. Martedì 7 marzo 2023, infatti, è convocata la prima riunione del Consiglio eletto lo scorso 11 febbraio, ventuno rappresentanti che dovranno sedersi attorno a un tavolo per decidere chi li guiderà nel prossimo quadriennio. Non è un horror, dicevamo, ma i brividi non mancheranno.
Non a caso, le elezioni hanno decretato un pareggio perfetto fra le due liste che aspiravano alla maggioranza assoluta, quella con a capo l’uscente Vittorio Gallucci e l’altra con in testa Claudio De Luca. E invece è finita dieci a dieci con l’aggiunta di Ornella Nucci, unica eletta della terza compagine in campo. Il risultato è che proprio lei si presenta ora come candidata in pectore alla presidenza forte di un accordo sancito nelle scorse ore con il gruppo De Luca. Un epilogo ancora parziale, ma che ha aggiunto tensione a una situazione già tesa di suo.
Sono state elezioni nate sotto una cattiva stella. Alla vigilia, infatti, il gruppo che nei precedenti quattro anni ha sostenuto Gallucci si disgrega: quasi tutti i consiglieri eletti nel 2019 passano con De Luca, mentre la Nucci – che aveva il ruolo di tesoriere – si mette in proprio. In tutto ciò, il presidente uscente non morde il freno. Tassello su tassello, ricostruisce una lista che a conti fatti ottiene più voti delle altre, piazzando anche due dei suoi candidati – lo stesso Gallucci e Franco Locco – sul podio delle preferenze individuali. Nonostante lo sforzo messo in campo, però, il confronto con l’altra corazzata si risolve senza vinti né vincitori.
Dopo tre giorni intensi di votazioni, durante i quali si è combattuto fino all’ultimo voto, si apre la fase delle trattative. Che nella pratica, però, non decolleranno mai. La prima a rompere gli indugi è proprio Ornella Nucci con un appello rivolto ai due principali competitor. Della serie: mettetevi d’accordo e trovate una soluzione unitaria. Quest’ultima, però, non arriva e così, nei giorni successivi, le carte in tavola si rimescolano. E gli eventi prendono una piega differente.
Si arriva a sabato scorso quando, con una nota agli organi d’informazione, Nucci e De Luca rendono noto di aver trovato una sintesi «per formare una maggioranza consiliare stabile», facilitata «dalla comunanza dei punti programmatici», dall’esigenza di «pensare a una guida del Foro alternativa a quella del quadriennio appena trascorso» e dalla necessità «di superare l’impasse discendente dal pieno pareggio elettorale». Con l’occasione annunciano anche che si sarebbero «avvicendati» alla guida dell’Ordine e che, comunque, la consiliatura si aprirà con la presidenza dell’avvocato Nucci, «il primo presidente donna del prestigioso Foro bruzio». Apriti cielo.
La reazione dell’altro schieramento non si fa attendere e si materializza sotto forma di lettera aperta a firma Gallucci-Locco e indirizzata a tutti gli avvocati cosentini. Nel loro scritto, entrambi biasimano un eventuale «spezzettamento della carica più rappresentativa», la presidenza, soluzione che a loro avviso «non avrebbe alcun valore giuridico» e che semmai «assumerebbe il significato di un “baratto” non consentito dalle basilari regole morali e deontologiche e anche contrario alla Legge, dal momento che infrangerebbe il principio della rappresentatività». Toni durissimi, dunque, resi ancora più aspri dal monito finale: un epilogo del genere, tuonano Vittorio Gallucci e Franco Locco, «sovvertirebbe in maniera insanabile l’Ordine forense più esteso e con il maggior numero di iscritti della Calabria. Ognuno, compartecipe. se ne assumerebbe le conseguenti responsabilità».
A una settimana dal momento della verità, insomma, il clima è decisamente surriscaldato. I proclami lanciati nelle scorse ore indicano una direzione precisa, ma servirà il voto dei consiglieri per certificare che sia anche quella definitiva. In queste ore d’attesa, quindi, un po’ tutti tengono a mente l’avvertimento lanciato tanti anni fa ai calciatori dell’Inter vittoriosa dalla stella del Real Madrid, Juanito, che in un italiano stentato, ma profetico, dava loro appuntamento alla gara di ritorno: «Noventa minutis al Bernabeu son molto longos». Sette giorni nel tribunale di Cosenza, possono esserlo ancora di più.
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