venerdì,Giugno 9 2023

Daniel Cundari, il Dario Fo calabrese dà vita alla più “Piccola Biblioteca del Mondo” a Rogliano

La cernita dei volumi rispetta il criterio della donazione e mantiene un livello qualitativo abbastanza alto, annoverando tra i titoli prime e rare edizioni, opere originali in lingue straniere, testi autografati dagli autori, tipi introvabili o singolari

Daniel Cundari, il Dario Fo calabrese dà vita alla più “Piccola Biblioteca del Mondo” a Rogliano

«Se Dario Fo fosse calabrese sarebbe Daniel Cundari». «Cundari è abitato da qualche spirito recondito». «La sua parola – calabra o spagnola – lo lega alla geniale ribellione del poeta precoce per eccellenza, Arthur Rimbaud, e al misticismo dell’alchimia verbale di un Campana, di un Fo o di un Bene». Lo ha scritto Wojciech Szymański, storico e critico d’arte, scrittore, ricercatore all’Università di Varsavia.

L’instancabile Daniel Cundari ha fatto della sua piccola e bellissima biblioteca di Cuti, a Rogliano, un centro culturale di grande effetto. È troppo piccola? No, è troppo bella, preziosa, rara. E se la Calabria legge poco, Daniel fa del libro uno scrigno prezioso di poesia, arte, cultura. E a Cuti arrivano scrittore e poeti, si affacciano giovani e curiosi. 

Daniel è reduce di un importante successo personale fra il pubblico di “Rinviata a giudizio”, il settimanale di LaC TVche per tre mesi ha chiuso con la lettura delle magnifiche sue composizioni. La “lingua” e la cultura calabrese dominano l’arte e la poesia del grande artista.

E così ha ricominciato da Cuti, aprendo al pubblico una particolare biblioteca. Perché, come scriveva Marguerite Yourcenar: “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che, da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Ho ricostruito molto, e ricostruire significa collaborare con il tempo, nel suo aspetto di “passato”, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo quasi verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti”.

La più “Piccola Biblioteca del Mondo” si trova in un piccolo rione, Cuti, di un piccolo paese della Calabria interna, Rogliano. Tra i servizi c’è anche quello di donare o ricercare libri per studentesse e studenti con difficoltà economiche o di ricezione. L’obiettivo, scrive Cundari, è quello di offrire ai giovani un luogo in cui si respirino libertà, indipendenza, confronto politico e sociale per contrastare lo spopolamento imperante delle aree interne e discorsi distruttivi o privi di sostanza, concretezza e lungimiranza. 

La cernita dei volumi rispetta il criterio della donazione e mantiene un livello qualitativo abbastanza alto, annoverando tra i titoli prime e rare edizioni, opere originali in lingue straniere, testi autografati dagli autori, tipi introvabili o singolari.

Già diverse associazioni vivono i locali di quella che in gergo riconoscono per trascorsi storici come “Vineria” oppure “Filanda”, riunendosi periodicamente.  Negli anni, il sapere di queste pietre è stato sfiorato da moltissime persone, tra cui artisti di fama internazionale. Il progetto non usufruisce di sostegno pubblico né di fondi, pertanto non è soggetto a pressione governativa né culturale alcuna. E ancora Wojciech Szymański  “[…] Ho sentito le sue parole come pietre su di me. Non era una semplice lettura. Daniel Cundari mi ha lapidato”.

Daniel Cundari nella sua libreria a Cuti