domenica,Aprile 2 2023

LA LETTERA | «Io, operata all’Annunziata: qui ho incontrato la buona sanità»

«Professionisti seri e preparati, allo stesso livello dei loro colleghi operanti nei grandi ospedali del nord d'Italia, di cui dobbiamo fidarci pretendendo, nel contempo, che la politica non distrugga quello che di buono già esiste nel nostro sistema sanitario»

LA LETTERA | «Io, operata all’Annunziata: qui ho incontrato la buona sanità»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice, che vuole condividere la sua esperienza di buona sanità a Cosenza.

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Il 6 dicembre 2022 presso il reparto di Radiologia Diagnostica dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, venivo sottoposta ad un esame indicatomi dall’oculista Raffaele Torchia dopo che mi aveva riscontrato alcuni disturbi visivi non meglio individuati. In particolare venivo sottoposta all’esecuzione di una Tac dell’encefalo e dallo studio angiografico dell’arteria carotide interna si è evidenziato un aneurisma large (circa 2 cm di diametro medio del sifone).

Allertata della gravità del caso e di un intervento tempestivo, non ho avuto alcun dubbio a sottopormi ad intervento all’ospedale di Cosenza e affidarmi all’equipe U.O.C. di Neuroradiologia diretta dal dott. William Autieri, con cui, ho appreso successivamente, è in corso da qualche anno una collaborazione sinergica per patologie cerebrali da trattare per via endovascolare.

Appena letta la diagnosi, il dott. Autieri direttore dell’U.O.C. neuroradiologica e il dottor Umberto Silvagni hanno organizzato l’intervento davanti a me con un fare e una professionalità così rassicurante che non ho avuto dubbi nel sottopormi all’intervento.

Fiduciosa e sicura il 3 gennaio 2023 sono stata operata all’Annunziata con successo da parte dei dottori Silvagni e Autieri con un trattamento endovascolare con posizionamento di stent flaw diverter.

Non mi resta che ringraziare ed elogiare tutti i medici che ho incontrato in questa mia esperienza, al personale infermieristico e paramedico tutto.

Ma in realtà ciò che vorrei è lanciare un messaggio ovvero che in Calabria esiste la buona sanità: professionisti seri e preparati, allo stesso livello dei loro colleghi operanti nei grandi ospedali del nord d’Italia, di cui dobbiamo fidarci pretendendo, nel contempo, che la politica calabrese, spesso cieca, ottusa e sorda alle richieste di noi cittadini, non distrugga quello che di buono già esiste nel nostro sistema sanitario, ma che anzi implementi queste eccellenze per porre fine alla migrazione sanitaria che affligge da sempre la nostra Regione. Grazie di cuore a tutti coloro che mi hanno curata e confortata.