venerdì,Marzo 29 2024

LA LETTERA | Idonei ma senza lavoro, gli Oss scrivono a Occhiuto: «Ponga fine a questa diatriba»

Gli operatori sociosanitari rimasti nella graduatoria a tempo indeterminato dell'Asp di Cosenza chiedono un intervento del presidente della Regione perché li tolga dal limbo nel quale sono finiti: «Continuiamo a rimanere fuori nonostante la carenza di personale negli ospedali»

LA LETTERA | Idonei ma senza lavoro, gli Oss scrivono a Occhiuto: «Ponga fine a questa diatriba»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera arrivata alla nostra redazione e indirizzata al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, firmata da “i restanti idonei in graduatoria Oss Asp di Cs”.

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Egregio signor presidente della Regione Calabria, onorevole Roberto Occhiuto, con profondo rammarico e con grande speranza le scriviamo questa lettera perché vogliamo manifestare il nostro disagio. Siamo i pochi  Oss “idonei” rimasti nella graduatoria a tempo determinato dell’Asp di Cosenza. Ci rivolgiamo a lei perché siamo stanchi di  essere considerati “idonei” ad oltranza, ci sentiamo vittime di un sistema che scatena sempre la solita guerra tra poveri. In questo ultimo anno sulla nostra graduatoria si è discusso molto, con discernimento o meno, la nostra situazione è diventata terreno di vuoto consenso e di battaglia politica tra esponenti vari e alcuni sindacati che, per far valere diritti di altre graduatorie e tutelare persone certamente vittime come noi, hanno sistematicamente e ripetutamente denigrato o ignorato l’esistenza della nostra graduatoria.

Sappiamo di essere figli di nessuno e proprio per questo vogliamo chiarire una volta per tutte che l’avviso urgente per il reclutamento di personale a tempo determinato bandito dall’Asp di Cosenza  a causa dell’emergenza Covid-19, in realtà resta prassi ordinaria per sopperire alla grave carenza di personale, tanto nelle aziende sanitarie provinciali quanto in quelle ospedaliere. Rispetto alla carenza di organico per alcune figure come quelle degli operatori e delle operatrici sociosanitarie l’emergenza è tutti i giorni e questa è una lezione che ci ha impartito il periodo più buio della nostra storia, la pandemia, con dei comparti sanitari in prima linea per fronteggiare la grave situazione quasi a mani nude, anche a causa della forte carenza di personale che già gravava nei vari presidi della nostra regione.

Ricordiamo bene quando agli albori del 2020 l’Ao di Cosenza sopperiva all’enorme carenza di Oss con assunzioni a tempo indeterminato dalle graduatorie di altri ospedali e, soprattutto, per il tempo determinato da graduatorie come Reggio Calabria e Catanzaro.

Ci chiediamo e le domandiamo: è davvero cambiato questo modo di agire?

Su Cosenza la situazione è più lineare rispetto a come viene gestita. Abbiamo sostenuto una prova scritta e orale, abbiamo posto in esame i nostri titoli ad una commissione esaminatrice, oggi poter lavorare è un nostro diritto sancito dalla legge. La graduatoria T.D. di Cosenza è stata stilata nell’ottobre 2021, dopo aver espletato regolarmente il bando, con un totale di 210 unità. Ad oggi 126 unità prestano servizio presso gli ospedali della provincia, e chi è rimasto fuori, circa 80 persone, continua a non avere una prospettiva a breve termine.

La nostra indignazione è doppia di fronte all’evidenza del grande bisogno di personale Oss, una carenza che persiste nei vari ospedali della provincia di Cosenza e di tutta la nostra regione.

Non vogliamo più essere strumentalizzati, non siamo il capro espiatorio di nessuno e abbiamo una sola priorità: poter lavorare!

Siamo padri e madri di famiglia che sperano ogni giorno di dare un futuro migliore alla nostra Calabria in questa terra dove tutto sembra essere un’ardua impresa per sbarcare il lunario.

Chiediamo un intervento da parte sua, presidente Occhiuto ponga fine una volta per tutte a questa diatriba che ci attanaglia, questa situazione non fa bene alla sanità calabrese e innesca la solita guerra fra  ultimi.

La carenza di personale sanitario è risaputa e noi non siamo più disposti a farci trattare come merce di scambio,  tanto meno da alcune sigle sindacali, che anziché tutelare tutti i lavoratori a le lavoratrici di ogni graduatoria calabrese senza distinzione alcuna, lasciano macerie dietro di sé.

Ribadiamo che occorre assumere al più presto nei vari presidi provinciali, quindi le chiediamo, poiché avente il doppio mandato come commissario alla Sanità, di far scorrere le graduatorie esistenti, per il bene di tutti e tutte noi calabresi, siano esse a tempo indeterminato o determinato.