martedì,Dicembre 3 2024

Rende, Annamaria Artese si dimette da vicesindaco ma rimane assessore

La persona più vicina a Marcello Manna, come lui sospesa a causa della recente inchiesta della Procura di Cosenza, ha fatto un passo indietro lasciando l’incarico

Rende, Annamaria Artese si dimette da vicesindaco ma rimane assessore

Annamaria Artese ha rassegnato le dimissioni da vicesindaco di Rende questa mattina sul presto. La persona più vicina a Marcello Manna, come lui sospesa a causa della recente inchiesta della Procura di Cosenza, ha fatto un passo indietro lasciando l’incarico. A settembre, in un’intervista a Cosenza Channel, aveva spiegato che la nomina (firmata digitalmente) risaliva a mesi prima del blitz “Reset” della Dda del 1° settembre 2022, giorno in cui fu protocollata di buonora.

Segretaria cittadina del circolo del Partito Democratico, Artese non ha rimesso invece le deleghe da assessore alle Politiche Sociali, Politiche Giovanili, Politiche d’Immigrazione ed Associazionismo. Nell’ottica del rimpasto di Giunta al vaglio del sindaco facente funzioni Franchino De Rango, che dovrebbe sciogliere le sue riserve nel week-end, questo aspetto non è chiaro ancora se verrà o meno tenuto in considerazione.

Di sicuro, come spiegato qualche giorno fa, dieci consiglieri di maggioranza hanno evidenziato a margine di una riunione infuocata che non vogliono che si tocchi l’attuale assetto, eccezion fatta per la necessaria sostituzione del dimissionario Pino Munno con Maria Clelia Badolato. Di parere opposto altri tre che invece spingevano per un nuovo esecutivo, senza però avere i numeri in consiglio comunale.

Serviva quindi una sintesi tra il Laboratorio Civico e le posizioni di Franchino De Rango, che dal canto suo non è obbligato a nominare un altro vice. Parlare di sintesi, però, non è del tutto corretto perché nessuna delle due parti è soddisfatta da quello che sembrerebbe essere l’esito. Da un lato si sono tutelate le posizioni degli attuali assessori, ma si è persa la casella di vicesindaco che a fine mese sarebbe potuta tornare a gestire il Comune. Dall’altra si è mal digerita l’imposizione di non poter operare liberamente e di scegliere una nuova squadra di governo. In sintesi, è partita una guerra fredda a cui la Commissione d’accesso potrebbe presto mettere la parola fine. Perché c’è l’impressione che si stiano facendo i conti senza l’oste.

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